Giovani, giovani, giovani
Ascoli Piceno | Massiccia presenza di giovani alla cena di fine anno dell'UDC.
di Paride Travaglini
Pochi giorni or sono, presso il ristorante Vittoria di Ascoli Piceno, si è svolta la cena di fine anno dei giovani dell'UDC della Provincia di Ascoli.
Circa 40 giovani, hanno raccolto l'invito del capogruppo Provinciale e consigliere nazionale Sergio Cinelli, a ritrovarsi tutti insieme per scambiarsi gli auguri e fare un po' il punto della situazione di questo anno che sta volgendo a termine.
A questa cena non è voluto mancare, nonostante i suoi numerosi impegni, il Sen. Amedeo Ciccanti, che ha espresso la sua stima e ammirazione per questo gruppo, che all'inizio contava solamente cinque giovani; segno che qualcosa sta cambiando, e prova inconfutabile di un'organizzazione efficace sotto ogni punto di vista.
"Prima delle tessere e dei numeri, a noi interessa istaurare un rapporto umano: se si lavora in questo modo, curando l'amicizia, e facendo sentire partecipi e protagoniste le persone, il resto vien da se".
Di questo avviso Sergio Cinelli e lo stesso Senatore, che nel corso della cena ha voluto personalmente ascoltare tutti i giovani presenti per conoscere le motivazioni che li ha spinti ad intraprendere questo cammino politico.
La risposta è stata quasi unanime: l'amicizia e la fiducia per questo gruppo.
"Una cena bella: non capita tutti i giorni che un senatore si <<abbassi>> ad ascoltare quali sono i problemi di un giovane, e quali le sue aspirazioni. Un segno importante, che ti dà la voglia di andare avanti Questo il commento di Stefano Orsini coordinatore comunale di Ascoli Piceno giovani UDC.
Tante cose sono successe nel corso dell'anno che sta volgendo a termine: anche quest'anno l' anno si profila lungo ed impegnativo, anche in vista delle prossime amministrative di Maggio, che sicuramente rappresenta un banco di prova per il lavoro svolto fino a questo momento.
|
29/12/2003
Altri articoli di...
Le strade musicali dell'Ebraismo nel compendio cinematografico di David Krakauer
Quando il giornalismo diventa ClickBaiting
Kevin Gjergji