Lo Statuto ritorna 'a casa'!
Montegiorgio | Prestigioso acquisto per il Comune.
L'Amministrazione Comunale ha recentemente acquisito da una libreria antiquaria di Milano una rara copia del volume degli statuti di Montegiorgio. Il volume, stampato a Fermo da Dominici Antonii Bolis nel 1730, è in perfetto stato di conservazione e rappresenta la seconda edizione, notevolmente ampliata degli Statuti di Montegiorgio, diviso in 5 parti, di cui le 3 e 4 trattano ampiamente le cause criminali.
La prima raccolta di statuti di Montegiorgio risale al 1578. Il volume originale è conservato a Roma presso il Senato della Repubblica mentre il Comune di Montegiorgio possiede la riproduzione fotografica di ciascuna pagina grazie alla stampa effettuata da un microfilm fornito dal Senato. Il Comune possedeva una copia del volume del 1730 rilegato in pelle, conservato nell'archivio storico comunale.
I due volumi sono particolarmente importanti per gli studiosi e per gli appassionati di storia e cultura locale ed è un documento importante per tutto il Piceno. Lo Statuto era la carta fondamentale, la "Costituzione" del Comune che qualificava e distingueva la realtà amministrativa, civica e politica dei Paesi. Nel medioevo la legge scritta non esisteva e la convivenza era regolata solo dalle consuetudini, gli Statuti sono stati la prima forma di regolamentazione scritta quando i Comuni, dopo il loro avvento, hanno iniziato subito ad organizzarsi anche dal punto di vista legislativo.
I Comuni godevano di una grande autonomia legislativa in ogni materia, civile, amministrativa e perfino penale. Gli stessi reati potevano tranquillamente scontare pene diverse anche se commessi in territori vicini. Di vitale importanza era pertanto conoscere le leggi, i regolamenti e la prassi di ogni Comune e tutto ciò era contenuto nello Statuto. I due volumi degli Statuti del 1730 verranno conservati nell'Archivio Storico, ora in fase di riordino e sistemazione dopo averne fatte delle foto in digitale per poter studiare i preziosi documenti senza pregiudicarne lo stato di conservazione.
*un ringraziamento particolare alla d.ssa Giuliana Nerla (assessore alla Cultura)
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27/01/2004
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