Cerca
Notizie locali
Rubriche
Servizi

Successo dello Sciopero Generale... 2.000 i presenti, pochi gli assenti...

Ascoli Piceno | Erano vent'anni che in provincia non si svolgeva uno sciopero generale sul problema lavoro. Il primo cittadino non c'era...

Una grande manifestazione unitaria promossa da tutti i sindacati, con la partecipazione della Provincia e di numerosi Comuni, capoluogo escluso, per dire no al declino industriale del Piceno, che nel 2003 è costato 3.600 posti di lavoro.

Sono quasi 2.000 (1.500 secondo la Questura) i lavoratori e cittadini che stamani sono scesi in piazza ad Ascoli Piceno raccogliendo l' invito di Cgil, Cisl, Uil e anche dell' Ugl ad una mobilitazione straordinaria, accompagnata da uno sciopero di otto ore nelle fabbriche.
   
Il corteo, partito dalla stazione ferroviaria, è confluito in piazza della Repubblica per il comizio conclusivo.

In testa c' è uno striscione dei sindacati confederali, seguito da quelli delle Rsu e delle organizzazioni sindacali delle aziende maggiormente colpite dalla crisi, la Amcor (annunciata chiusura), la Sgl Carbon (messa in mobilità di 103 operai).

Ma anche da bandiere dei sindacati della Merloni Elettrodomestici di Comunanza e della Pirelli.

«Tremonti ricordati delle calzature», con le 'v' al posto delle 'r', è il cartello più ironico, ma anche più mirato sulla situazione di forte difficoltà del comparto, che spunta nel fiume di persone.
   
Il presidente diessino dell' amministrazione provinciale Pietro Colonnella prende parte alla manifestazione accompagnato dal gonfalone della Provincia, così come una decina di sindaci del comprensorio, con la fascia tricolore e i loro gonfaloni.

Notata e sottolineata da cartelli e sfottò l' assenza, peraltro annunciata, del sindaco di Ascoli Piceno Piero Celani, di Forza Italia; «Celani dove sei...», «Non c' è rassegnazione, nè disperazione, ma dignità, orgoglio, e la fiducia di chi vuole lottare per difendere il diritto al lavoro. E non siamo invisibili come chi ha scelto di non essere qui con noi» ha detto il segretario regionale della Cgil Gianni Venturi alludendo al primo cittadino di Ascoli.

Il sindacalista ha poi ricordato che, in base ai dati Istat, «nelle Marche ci sono 27.000 famiglie che vivono con 800 euro al mese».

E ha rivolto una stoccata al mondo imprenditoriale.

«Assindustria non ha avuto il coraggio di portare a termine il patto per la competitività e lo sviluppo del piceno dopo mesi si trattative coi sindacati», ha detto Venturi.
  
«Con i licenziamenti e le chiusure si perde capitale umano, quello dei lavoratori, del loro sapere e del loro saper fare» ha aggiunto, dando appuntamento per la manifestazione regionale in programma ad Ancona il 28 febbraio.
  
«Siamo qui per rappresentare il disagio del territorio, le difficoltà delle famiglie ad arrivare a fine mese, l' incertezza dei cassaintegrati e di chi è in mobilità senza prospettive future, ma soprattutto per chi non ha lavoro» aveva detto in precedenza Angelini, sottolineando l' adesione alla manifestazione anche dei commercianti della provincia, «dove nell'ultimo anno sono stati chiusi 2.700 negozi».
  
Durante la manifestazione hanno preso la parola anche alcuni lavoratori di aziende in difficoltà.

«Dietro la chiusura dell' Amcor c' è una volontà politica ed economica messa in atto dai vertici dell'azienda» ha detto Yuri D' Emidio.

 «Non ci sentiamo rispettati come persone ed è un insulto dire, come ha fatto il ministro Tremonti, che non siamo capaci di fare la spesa; evidentemente non si rende conto di quello che veniamo pagati» ha aggiunto Daniela Miola, operaia di un calzaturificio del fermano.
  
«Stiamo pagando gli effetti della Cassa del Mezzogiorno che ha fatto mancare lo sviluppo dell'economia partendo dal basso» ha commentato il senatore Ciccanti (Udc), secondo il quale ora «è fondamentale il ruolo delle istituzioni che devono creare presupposti a livello locale per far ripartire l'economia». 
   
Le forze politiche di maggioranza sono presenti con il sen. Amedeo Ciccanti, dell' Udc, e, a dimostrazione che la preoccupazione per il futuro dell' economia del territorio è condivisa da tutti, in corteo sfilano il Collettivo studentesco, i partiti della sinista, ma anche il candidato sindaco di Forza Nuova.

Imponente lo schieramento di polizia e carabineri, per una protesta che si è svolta senza incidenti.

20/02/2004





        
  



5+4=

Altri articoli di...

ilq

Quando il giornalismo diventa ClickBaiting

Quanto è sottile la linea che divide informazione e disinformazione?

Kevin Gjergji