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Dichiarazione dell'assessore regionale alle Politiche sociali, Marcello Secchiaroli

| "Il Governo persevera nella prassi centralista, ignorando le sentenze della Consulta e non comprendendo che anche i Nidi e micronidi nei luoghi di lavoro devono rientrare nella programmazione regionale e degli enti locali".

di Marcello Secchiaroli*

"Nonostante il Presidente del Consiglio Berlusconi, non più di due giorni fa,  abbia promesso di accelerare il percorso della riforma federalista per esaudire le istanze del Ministro Bossi, il Governo ed il Ministro leghista Maroni proseguono ostinatamente in una prassi centralista che mal si conforma alle ormai innumerevoli promesse di decentramento.

L'ultimo degli esempi in tal senso è il finanziamento erogato alle aziende private che attiveranno asili nido nei luoghi di lavoro. Siamo venuti a conoscenza che tre aziende nelle Marche ( I Guzzini Illuminazioni s.r.l., l'ICA s.p.a. e Teuco Guzzini s.p.a.) hanno ottenuto direttamente dal Ministero finanziamenti per un totale di 325.000 €.

E' allora il caso di ricordare che è in vigore, nella nostra regione, una legge, anche recente, la n.9 del 2003, che finanzia e stabilisce come devono essere strutturati i servizi per l'infanzia e l'adolescenza e demanda agli Ambiti territoriali la programmazione relativa al territorio di competenza.

Tra l'altro,  è la stessa legge regionale che non prevede esplicitamente i nidi aziendali, considerando questi ultimi al pari degli altri nidi perché appartenenti alla rete integrata di servizi sociali, in virtù del regolamento della stessa L.R. 9.  Strutture per l'infanzia che sono previste all'interno di una programmazione territoriale, la cui competenza è esclusiva dell'Ambito Territoriale, e quindi dei Sindaci,  che conoscono le esigenze e le potenzialità dei loro territori.

La stessa Corte Costituzionale, a seguito di un ricorso presentato dalle Regioni Marche, Toscana, Umbria ed Emilia Romagna, ha sentenziato che "l'attività dello speciale servizio pubblico costituito dagli asili nido rientra palesemente nella sfera delle funzioni proprie delle Regioni e degli Enti locali" e che "è contraria alla disciplina costituzionale vigente la configurazione di un fondo settoriale di finanziamento gestito dallo Stato, che viola in modo palese l'autonomia finanziaria sia di entrata che di spesa delle Regioni e degli Enti locali…" Più chiari di così non si può!

Non spetta, dunque, allo Stato centrale erogare finanziamenti a macchia di leopardo, senza  tenere conto delle specificità territoriali e rischiando quindi di vanificare l'efficacia dei servizi,  in considerazione anche delle scarse risorse a disposizione.

E pensare che, solo per caso, la Regione Marche è venuta a conoscenza che nasceranno nuovi nidi sul territorio, consultando il sito internet del Ministero del Lavoro…
Quando si dice potere della comunicazione multimediale!"

*Assessore alle Politiche Sociali della Regione Marche

16/03/2004





        
  



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