La prestigiosa sala del CIAS-CESMA di Viale Trastevere al numero 60, accoglierà da mercoledì 21 aprile (dalle ore 18) al mercoledì 28 la  "dolcezza e trasparenza dei paesaggi, delle marine e dei volti " dell'artista sambenedettese Edoardo Vecchiola.

Un invito raccolto ben dopo sette anni quando, in occasione dell'Helios festival del 1997 , l'emerito professore Edmondo Coccia presidente del CIAS (Centro Internazionale Amici della Scuola - Club UNESCO), vedendo le opere dell'artista esclamò: "La terra marchigiana può essere fiera. Questa è vera arte e Vecchiola rappresenta l'apice, l'essenza, il traguardo. Lo aspetto a Roma, magari nella prestigiosa sala di Viale Trastevere".

Ad accogliere l'artista e il clan dei fedelissimi (i colleghi dell'ITC "A. Capriotti" di San Benedetto  del Tronto) anche Rosanna Vaudetti, la nota presentatrice RAI presidente del CESMA (Centro Studi Marchigiani).  Un giorno augurale di pace poiché dinanzi alle opere del maestro gli animi non possono non raggiungere la serenità dopo il loro girovagare inquieto.

Della sua arte si è detto: "Vecchiola coglie i temi della natura e ne scandisce il ritmo nei paesaggi campestri, nelle colline marchigiane dalle tinte calde dell'autunno, dal verde scintillante della primavera. Le spiagge assolate, il riverbero del mare, i riflessi mobili e cangianti della luce recuperano nelle paranze e nelle lancette un'antica cultura sambenedettese. Le figure femminili immerse in una atmosfera eterea, esprimono un profondo senso di armonia e di serenità, mentre nelle nature morte i toni salgono di intensità: la luce, assorbita o respinta dagli oggetti, si scompone nei vari colori che si mescolano e si esaltano nei contrasti"