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"Calcio elettronico": trattative per una partita sperimentale con la nazionale italiana

San Benedetto del Tronto | Trattative tra l'inventore Gabriele Cruciani e la Figc per un incontro a San Benedetto (o Ascoli)

di Giovanni Desideri

La nazionale italiana di calcio potrebbe scendere in campo a San Benedetto per sperimentare il "calcio elettronico" ideato e brevettato dall'inventore Gabriele Cruciani. L'idea è quella di un sistema elettronico per risolvere la questione dei "gol fantasma". In un'evoluzione del progetto, inoltre, si riuscirebbe a decidere se un giocatore è o no in fuorigioco.

Quanto ai "gol fantasma", sin dal 2001 Cruciani aveva sperimentato palloni dotati di camera d'aria con annessi sensori metallici. L'interazione con un radar permetteva di stabilire, nei casi dubbi, se il pallone fosse entrato in porta (il caso più controverso di gol-fantasma nella storia del calcio è quell'Inghilterra – Germania finale di coppa del mondo del 1966).

La versione con il radar è stata scartata per i possibili danni alla salute dei calciatori. Nel frattempo il Cruciani ha affinato la tecnica, dotando le camere d'aria di un secondo tipo di sensori, sensibili alla pressione. Nel momento in cui il pallone riceve una pressione superiore a un livello prestabilito (il tipico lancio verso gli attaccanti), un impulso arriverebbe alle riceventi dei guardalinee, aiutandoli a stabilire se si tratti o no di fuorigioco.

Giovedì 15 aprile Cruciani ha incontrato presso la sede della Figc a Roma l'avv. Ludovico Capece, delegato dalla presidenza. La trattativa attualmente in corso riguarderebbe appunto la possibilità di sperimentare il "calcio elettronico" allo stadio "Riviera delle Palme" di San Benedetto ("o al "Del Duca" di Ascoli, precisa Cruciani, qualora l'Amministrazione di San Benedetto non mostrasse interesse"), durante un incontro tra la nazionale italiana e l'under 21. L'incasso verrebbe devoluto alle scuole per arbitri.

21/04/2004





        
  



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