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Zona industriale: occore intervenire

Monteprandone | Cassonetti traboccanti di spazzatura e strade dissestate. Gli imprenditori e l'Assindustria chiedono il confronto con gli enti

di Emidio Lattanzi

Di chi sono le responsabilità sull'assetto urbanistico della zona industriale di Monteprandone? Del comune, della Piceno Consind o di entrambi? Qualunque sia la risposta a questo quesito, bisognerà darsi da fare per risolvere una spinosa questione che da anni si trascina affliggendo imprenditori e dipendenti.

Esasperati dalla situazione, i vertici dell'Assindustria locale, e gli imprenditori della zona cercheranno nei prossimi giorni di organizzare un incontro con gli enti, per mettere nero su bianco, affinchè possano essere messi finalmente in pratica progetti da tempo auspicati.

Lino Mozzoni, ha sottolineato come questa esigenza esista dagli anni settanta: "la zona industriale di Monteprandone, ha costituito per anni, uno dei primi circondari industriali del piceno, ma da troppo tempo la situazione è degenerata. Ci sono delle necessità che non sono mai state soddisfatte, io sono entrato in questa zona nel 1982, e da allora non è cambiato nulla. Qualche tempo fa, a seguito di una mia segnalazione, la Piceno Consind ha tappato una buca sull'asfalto. Praticamente volevano accontentarmi come si fa con un bambino al quale si regala un cioccolatino".

"Molti imprenditori della zona – ha continuato Mozzoni – hanno già fatto i bagagli ed hanno trasferito le proprie attività in altre zone. Qui la situazione è insostenibile, non esiste segnaletica stradale, non esistono sottopassaggi ferroviari, e le strade sono dissestate. I nostri dipendenti, si lamentano spesso, e giustamente, del fatto che si trovano giornalmente ha dover percorrere questi tratti, riportando spesso danni alle proprie autovetture. Quando accompagno dei clienti nella mia azienda, provo vergogna nel dovergli mostrare quello spettacolo indegno".

Anche il presidente dell'Assindustria provinciale Vizioli è intervenuto: "la situazione della zona, costituisce una ferita aperta nel territorio. Ci troviamo a combattere contro il peso e la lentezza della burocrazia, che sta inspiegabilmente rallentando il dialogo che eravamo riusciti ad instaurare con gli enti. Nell'incontro che organizzeremo cercheremo di venire al sodo ed accelerare i lavori sul territorio. Ovviamente, la frustrante situazione vissuta finora ci rende pessimisti".

"La cosa evidente – ha affermato il vicepresidente di Assindustria Federici – è che le condizioni della zona sono conseguenza di gravi mancanze istituzionali. Organizzeremo quest'incontro e sentiremo cosa gli enti avranno da risponderci".

Abbiamo compiuto un piccolo "tour" per la zona in questione, e ci è parso evidente quanto fondate siano le affermazioni dell'Assindustria e degli imprenditori. Cassonetti traboccanti di spazzatura, segnaletica quasi totalmente assente, e soprattutto strade "gruviera", prive, in alcuni tratti di asfalto. C'è da augurarsi che, finalmente, chi di dovere, si impegni materialmente per migliorare la viabilità, e la decenza di questo importante centro economico.

21/04/2004





        
  



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