Nuovo appuntamento con il cineforum Buster Keaton
San Benedetto del Tronto | Sarà proiettato il film L'Eredità di Per Fly (Danimarca, 2003, 107 minuti).
Christoffer, rampollo dei proprietari delle acciaierie Borch Moller di Copenhagen, ha deciso di non occuparsi più degli affari di famiglia. É felicemente sposato con l'attrice svedese Maria e vive sereno a Stoccolma.
Quando il padre però si suicida e la madre insiste perché torni a casa per occuparsi degli affari, non potrà esimersi. Ancora titubante, scopre che le acciaierie, oberate dai debiti, sono nelle mani delle banche e rischiano il fallimento.
Decide allora di prendere le redini dell'azienda e si fa carico dell'eredità paterna
Licenziamenti, fusioni, scalate ostili, banche acide e tutto quello che vuol dire "neoliberismo" ovvero "morte" anche per i più incalliti neoliberisti.
É raro che venga eletto protagonista di una storia drammatica non un operaio disoccupato o una lavoratrice licenziata, ma un giovane potente industriale. Accade ne "L'eredità" di Per Fly, un film molto bello che, oltre al destino infelice di un ricco, analizza le forme del capitalismo famigliare europeo, i metodi della gestione industriale contemporanea.
Opera originale e interessante, dove ogni avvenimento è segnato dalle pratiche del benessere industriale: gli abiti ineleganti ma solidi; i pranzi familiari; la caccia, i discorsi cerimoniali, la villa presa in affitto nel Sud Della Francia, le limousine silenziose coi loro autisti pazienti, i vini squisiti per brindare ai morti e alla ripresa aziendale.
Sembra la storia di una famiglia reale, del primogenito che assumendo le responsabilità della corona smarrisce ogni possibile felicità. Oppure la storia del passaggio dalla giovinezza alla tetra maturità. Alla famiglia viene attribuita una funzione corruttrice e mortifera.
Nello stile pacato e forte di un film molto ben recitato, momenti particolarmente belli sono il fronteggiarsi di famiglia padrona e assemblea operaia, le bianche lettere di licenziamento palpitanti tra le dita dei lavoratori disperati. E le vane invocazioni d'aiuto rivolte dal protagonista alla madre: "Mamma, non ce la faccio", "Su, non facciamo gli emotivi."
L'ingresso, riservato ai soci con tessera FIC 2003-2004, è di Euro 4,50.
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10/05/2004
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