"La Zona sanitaria 12 soffre la mancata programmazione degli anni precedenti"
San Benedetto del Tronto | Il Circolo A.N. di Porto d'Ascoli attende proposte di rilancio sanitario attraverso nuove specializzazioni da assegnare alla Zona 12 su indirizzo politico del Consiglio Regionale delle Marche e l'aumento qualitativo dei servizi.
di Circolo Alleanza Nazionale Porto dAscoli
La lotta all'acquisizione del personale da impiegare nell'assistenza diretta rappresenta un doveroso impegno di tutti sottolineando pero' che tutto cio' deve appartenere alla ordinaria gestione della sanita' pubblica , da non confondere con l'auspicato rilancio qualitativo dei settori della Zona 12 , attraverso il miglioramento dei DRg , dei servizi territoriali ; l'abbattimento di barriere architettoniche per rendere piu' comprensibili i percorsi interni e l'identificazione di nuove specializzazioni .
La questione grave e' che nessuno delle istituzioni politiche Locali e Regionali e Parlamentari dicono cosa deve essere concretamente previsto nella programmazione sanitaria per la Zona 12 .
Siamo fortemente critici perche' nel mezzo del balletto del personale che manca per garantire la base dei servizi , nella concertazione delle specializzazioni in area vasta fra Ascoli , Fermo e San Benedetto,
*la Cardiologia di San Benedetto ha perso l'emodinamica ed il probabile rischio e' quello di spostarne l'indirizzo verso servizi ambulatoriali ;
*il progetto di ristrutturazione del Dipartimento di Emergenza a distanza di anni non assume ancora forma esecutiva con una gestione dell'emergenza territoriale e marittima lasciata a se stessa e con un Pronto Soccorso da rivedere soprattutto dal punto di vista organizzativo ;
*le consulenze di Neurochirurgia sembra vogliano spostarle definitivamente in Ascoli ;
*In Ortopedia non vengono assunti Medici a sufficienza . Troppo facile tagliare posti letto. ( provate a fare la fila di fronte alla sala gessi )
*La Radiologia va rivista negli organici e nell'organizzazione
Parlare del miglioramento dei servizi sanitari risulta obbligatorio quando le volonta' politiche divergono verso altre soluzioni , spesso latenti ed occulte non trasparenti alla comprensione dei cittadini . Noi non ci stiamo e chiediamo che venga detto tutto chiaramente e non quando risulta irrecuperabile.
Troppo semplicistico dire che l'Ospedale non verra' toccato se poi lo stesso Ospedale non riceve le giuste sovvenzioni economiche per sostenere una tangibile qualita'.
In questo caso e' fuori luogo "sparare sul pianista", la responsabilita' maggiore sono dei vertici della Regione Marche e di chi si arroga di voler rappresentare il nostro territorio.
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13/05/2004
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