Schultze, corpulento minatore dalla birra facile, vive in una piccola città tedesca dove coltiva la passione per la fisarmonica. Prepensionato dal lavoro in miniera, Schultze si annoia da pazzi a giocare a scacchi, e intristisce a suonare le polke alle feste di paese. Ma un bel giorno ascolta alla radio un brano di musica “Zydeco”, un genere di blues suonato con la fisarmonica sul delta del Mississippi. Schultze rimane folgorato da questa musica e parte per la Louisiana...

Certo, dalla Sassonia alla Louisiana è un bel salto: di musica, umori e sociologia. Qui Schultze trova una società diversa, ma familiare; cerca di farsi sentire, ma il suo destino è di rimanere al valzer. Nel frattempo partecipa alla sagra del wurstel, scambia la benzina per vodka, risale il fiume, incontra un’umanità sempre diversa...

“Schultze vuole suonare il blues” è un ritratto tenero, malinconico e felice di un perdente di taglia large, che il regista illustra con tocchi buffi e affettuosi, mescolando realtà e finzione. Emergono i temi della solidarietà, un umorismo sotterraneo, la caricatura mai volgare di un mondo che decreta la sua fine storica con la caduta del Muro e la crisi della fisarmonica.

Michael Schorr realizza un’opera insolita, mischiando attori professionisti e dilettanti, e utilizzando un’équipe specializzata in documentari. Ne risulta un ironico distacco dalla materia, con immagini raffreddate dove i personaggi sono inquadrati perlopiù in campi medi o in totali. Eppure, sotto la teutonica severità dello sguardo affiora un singolare tipo d’umorismo, misto di malinconia e amarezza e tuttavia affettuoso, senza speranza eppure comico. E molta parte del merito va al protagonista Horst Krause.

L’ingresso, riservato ai soci con tessera FIC 2003-2004, è di Euro 4,50.
Tessera: Adulti € 7,00 - Ragazzi sotto i 20 anni e tesserati di altri circoli FIC € 3,50.