“L’uscita definitiva dal settore della piccola pesca costiera a strascico con licenza dalle 3 alle 6 miglia dovrebbe avvenire mediante l’erogazione di un importo fino ad un massimo di 75 - 80.000€,  tra imbarcazione e imbarcati, salvo eventuali contributi aggiuntivi concessi dalle Regioni”. E’ quanto si apprende da fonti vicine al Ministero delle Politiche e Forestali – Direzione generale della Pesca -  a seguito dell’interessamento diretto dell’On. Gianluigi Scaltritti.

 

Risulta infatti che dovrebbe essere emanata in tempi molto rapidi (entro una settimana) una circolare ministeriale che provvederebbe al finanziamento della fuoriuscita dal settore dello strascico locale tra le tre e le sei miglia delle imbarcazioni che praticano tale tipo di pesca da almeno 10 anni. Il contributo per la demolizione sarebbe determinato in base ai massimali (senza le riduzioni di cui al D.M. 5/2/2003) previsti dal Reg.Ce 2792/99 con ritiro della licenza, mentre il contributo per gli imbarcati verrebbe differenziato a seconda che si sospenda l’attività per un anno (circa 10000 € ), per 2 anni (18000 €) o definitivamente (circa 50000 euro).

 

La soluzione alla quale si dovrebbe giungere a breve è il frutto dell’intensa azione dell’On. Scaltritti, che in più occasioni nell’ultimo anno, aveva rilevato con una interrogazione parlamentare e con una risoluzione alla legge finanziaria per il 2004 l’assoluta necessità di un intervento governativo per risolvere gli enormi problemi  per la sopravvivenza dei pescatori e delle loro famiglie di questo tipo di pesca.

 

“L’uscita della tanto attesa circolare” ha sottolineato l’On. Scaltritti “consentirà di raggiungere importanti obiettivi sia sotto il profilo sociale, che su quello  economico e biologico: si ridurrà, infatti, lo sforzo di pesca in prossimità della costa dove si registra un'alta concentrazione di specie ittiche nonché di forme giovanili. Sono molto soddisfatto del lungo, ma proficuo lavoro svolto, e per questo sono grato al Sottosegretario On. Scarpa, che ha compreso l’importanza di questo problema. Ora attendiamo il testo definitivo, sul quale valutare l’effettivo impatto e gradimento dei pescatori, ma sono certo che siamo veramente vicini alla soluzione da tutti auspicata.”