I festeggiamenti erano nell’aria già allo spoglio dei primi seggi nel pomeriggio, e nella serata davanti alla sede dell’Ulivo di San Benedetto del Tronto si è dato sfogo, finalmente alle tensioni, gioie e tristezze di questa campagna elettorale che non per ultima ieri sera, ricordiamo è stata “macchiata” dal gesto di 4 teppisti che hanno distrutto la sede di Rifondazione Comunista a Grottammare.

 

Molti i presenti, o meglio pochi gli assenti che nella serata di ieri hanno gremito la sede del partito dell’Ulivo con canti, balli, risate e riconferme di affetto al nuovo Presidente della Provincia Massimo Rossi, tra di loro, solo per citare qualche nome che abbiamo distinto tra la folla, Emidio Mandozzi, Luigi Merli, Giovanni Gaspari, Paolo Perazzoli, Remo Bruni, Federico Olivieri, Gino Troli, Maria Cristina Costanzo.

 

Oltre ai volti noti abbiamo fatto qualche domanda al figlio di Rossi, Lorenzo, 21 anni, che ci ha rilasciato qualche dichiarazione in merito alla vittoria del padre.

”Quello che mi fa più piacere è l’entusiasmo della gente e negli ultimi giorni sentivo che avremmo vinto. Ho visto che le persone hanno collaborato alla campagna elettorale entusiasta senza secondi fini, interessi, semplicemente perché crede in certe idee, valori  e persone. Tutto ciò è un dato buono, significa che la politica è rinata rispetto al monopolio della televisione. Per quanto riguarda mio padre, adesso ci vuole un po’ di sacrificio, il lavoro è duro, io personalmente penso che non lo vedrò quasi più, però prevale la contentezza.

Noi non ci aspettavamo niente, non siamo presuntuosi, e quando durante la campagna elettorale abbiamo visto gente che non solo diceva che ti votava ma che è contenta di sostenerti, di ricominciare a credere nella politica, nello stare insieme allora quello è il segno che è scoccata una scintilla intorno a te e a mio padre, a quel punto ho incominciato a credere nella vittoria.

 

Abbiamo chiesto a Lorenzo anche la sua opinione sul fatto di ieri sera accaduto alla sede del partito a Grottammare:

 

“E’ una cosa triste, neanche negli anni settanta, periodo caldo in tutta Italia, nella nostra zona c’è mai stata una lotta politica così estrema, paragonabile. Quello di ieri sera non è soltanto il segno di un estremismo politico che è rinato in maniera retriva, ma anche il segno di un vuoto di ideali e di valori; significa che un ragazzo deve dimostrare chi è solo sfogandosi con la violenza… è un fallimento”

 

Per quanto riguarda la sconfitta di Scaltritti, L. Rossi ha detto che “Bisogna rispettarli, ma non hanno fatto una bella figura muovendo bugie su di noi infondate, dicendo che mio padre è stato a Genova a tirare i sassi e a incendiare i cassonetti, io sono stato con lui e tutto ciò non è vero. Quando si utilizzano queste argomentazioni, significa non avere niente da proporre per il cambiamento”.

Paolo D’Erasmo, sindaco di Ripatransone, commenta: “E’ una vittoria inaspettata così netta, che è una festa ancora più bella, emozionante da ancora più forza a Massimo Rossi e ai candidati consiglieri che partono con il piede giusto. Avremo una grande squadra all’interno del consiglio provinciale e ci auguriamo che possano fare un bel lavoro.

 

A Ripatransone è andata benissimo, abbiamo preso complessivamente come centro-sinistra il 76,5% e Maroni è entrato come consigliere di collegio della Margherita Remo Bruni è il primo dei non eletti dei Ds e ci auguriamo che possa entrare nel consiglio provinciale una volta nominata la giunta.

 

Per quanto riguarda i “vinti”, mi rendo conto che quando si lavora con il massimo impegno, dispiace perdere, e soprattutto perdere a questi livelli come candidato alla provincia; ma l’entusiasmo del centro sinistra è così grande che un pensiero va anche a chi non ce l’ha fatta e ci auguriamo che Massimo Rossi possa veramente amministrare per tutti.”

Ruggeri Orlando: “E’ una vittoria che non mi sorprende, abbiamo lavorato bene, ricostituito il centro-sinistra allargandolo a Rifondazione. Siamo partiti in anticipo nonostante la candidatura sia uscita all’ultimo momento con Massimo Rossi. Si è coniugato bene l’esigenza di ricompattare il centro–sinistra con Rifondazione  e con i movimenti e dall’altro con una candidatura valida, e in questo territorio Massimo Rossi è una persona di cui avevamo bisogno.”

 

Stefano Stracci, candidato a Monteprandone conclude: “Rossi è stato strabiliante a Monteprandone c’è stato un consenso del 71% ed è stato molto facile andare a chiedere le preferenze”.

 

Per Massimo Rossi ora è solo l’inizio, i cittadini che lo hanno votato si aspettano molto per il territorio, e solo il tempo ci permetterà di giudicarne il lavoro e riconfermarne la fiducia e l'affetto.