Musica dal vivo per una notte di mezza estate
San Benedetto del Tronto | Il Johnatan offre un serata di post rock , tornano gli Headphones di Croci&co.
di Francesca Bruni
Mio nonno, passato il primo di agosto diceva sempre : lestate ormai è finita!E vabbè , pensavo, è di unaltra generazione , forse anche io un giorno porterò il maglione già dal 16 di agosto. Però ieri sera ho pensato:vuoi vedere che nonno aveva ragione? Infatti, ieri sera in centro ho trovato parcheggio dietro al mercatino. Cosa che negli anni passati non sarebbe successa nemmeno per intercessione dei santi.
Va bene, è martedì ma siamo in un posto di mare!Il piatto piange.Giro, giro, giro ma a parte la solita serata latino americana il nulla assoluto. Poi un miraggio: come per incanto seguendo la figura mitica del trombettiere seguo la musica come Ulisse: è il Johnatan!Musica dal vivo!Sono quasi emozionata: niente dj, niente bachate , niente house, niente techno, bensì musica dal vivo , e per giunta senza pagare. Sono quasi shockata. E il mio shock raddoppia quando sento che a suonare sono gli Headphones. E chi sono costoro? Forse lor signori non lo sanno, ma cerano una volta gli Alison Flame . Una volta quando i gruppi emergenti erano tanti nella zona ,e loro erano di sicuro tra i più promettenti.
Può sembrare robetta da niente, ma anche questo è cultura.
Ora gli Alison Flame sono rinati come Headphones , e sono tornati a suonare per il pubblico.
Si esibiscono per circa unora , la gente sembra soddisfatta , la qualità è ovviamente ottima. I pezzi sono più di quindici , e tra questi ci sono Mr Smith , Backwards , Reef , Be good to me e Fake plastic love ; alcune delle quali presentate già al festival delle band emergenti del Johnatan dellanno passato. Sono talmente soddisfatta che decido di farmi largo tra i numerosi fan di e di intervistare Pietro , voce del gruppo.
Pietro mi dice che gli Headphones nascono proprio dagli Alison Flame (scioltisi anni fa)
circa un anno e mezzo fa, e che allattivo hanno già 20 canzoni. Insomma cè né per un cd, anzi due. Stanno aspettando solo il momento giusto, cioè quello in cui troveranno unetichetta discografica che curi lattesa uscita del loro primo album.
Poi la domanda à la Biscardi , che sorge spontanea:
-Dopo una breve esperienza con gli Alison Flames, con gli Headphones siete tornati a cantare in inglese. Come mai? Te lo chiedo perché negli ultimi tempi la questione è piuttosto dibattuta...
-Beh lesperienza di cantare in italiano è stata sicuramente positiva , ma la vera lingua del rock per noi è linglese. E lunico modo per farsi capire ovunque ed uscire da una certa realtà. Molti gruppi sono diventati famosi in tutto il mondo cantando in inglese , come i Sigur Ros o i Ks Choice, invece noi italiani non siamo mai riusciti ad essere esportati.
-Ma cè chi dice che bisogna esportare proprio la lingua e la propria cultura allestero.
-Sì, ma a parte tutte queste implicazioni noi pensiamo che linglese musicalmente sia migliore dellitaliano, e che sia la lingua del rock. Tra laltro tanti cantanti italiani quando cantano non si capisce quello che dicono tanto vale...
-Bene ma a parte queste disquisizioni filosofiche , quando tornerete a suonare da queste parti?
-E chi lo sa?Non ci chiama più nessuno!Una volta qui cera voglia di sentire la gente suonare dal vivo , ora non ci sono proprio posti per andare a suonare.
Ora le fonti dellintrattenimento sono altre. Beh altre non è proprio la parola giusta visto che in giro ci sono le stesse cose da sempre! Sconfortata da questo pensiero torno a sedermi. Dopo la chiacchierata con Pietro decido di godermi la serata con i Dood, sempre dal vivo, sempre ottima qualità musicale.
Le serate di musica dal vivo al Johnatan continuano : giovedì con i Lid e giovedì 12 con gli Shouts per i nostalgici dei Beatles.
Va bene, è martedì ma siamo in un posto di mare!Il piatto piange.Giro, giro, giro ma a parte la solita serata latino americana il nulla assoluto. Poi un miraggio: come per incanto seguendo la figura mitica del trombettiere seguo la musica come Ulisse: è il Johnatan!Musica dal vivo!Sono quasi emozionata: niente dj, niente bachate , niente house, niente techno, bensì musica dal vivo , e per giunta senza pagare. Sono quasi shockata. E il mio shock raddoppia quando sento che a suonare sono gli Headphones. E chi sono costoro? Forse lor signori non lo sanno, ma cerano una volta gli Alison Flame . Una volta quando i gruppi emergenti erano tanti nella zona ,e loro erano di sicuro tra i più promettenti.
Può sembrare robetta da niente, ma anche questo è cultura.
Ora gli Alison Flame sono rinati come Headphones , e sono tornati a suonare per il pubblico.
Si esibiscono per circa unora , la gente sembra soddisfatta , la qualità è ovviamente ottima. I pezzi sono più di quindici , e tra questi ci sono Mr Smith , Backwards , Reef , Be good to me e Fake plastic love ; alcune delle quali presentate già al festival delle band emergenti del Johnatan dellanno passato. Sono talmente soddisfatta che decido di farmi largo tra i numerosi fan di e di intervistare Pietro , voce del gruppo.
Pietro mi dice che gli Headphones nascono proprio dagli Alison Flame (scioltisi anni fa)
circa un anno e mezzo fa, e che allattivo hanno già 20 canzoni. Insomma cè né per un cd, anzi due. Stanno aspettando solo il momento giusto, cioè quello in cui troveranno unetichetta discografica che curi lattesa uscita del loro primo album.
Poi la domanda à la Biscardi , che sorge spontanea:
-Dopo una breve esperienza con gli Alison Flames, con gli Headphones siete tornati a cantare in inglese. Come mai? Te lo chiedo perché negli ultimi tempi la questione è piuttosto dibattuta...
-Beh lesperienza di cantare in italiano è stata sicuramente positiva , ma la vera lingua del rock per noi è linglese. E lunico modo per farsi capire ovunque ed uscire da una certa realtà. Molti gruppi sono diventati famosi in tutto il mondo cantando in inglese , come i Sigur Ros o i Ks Choice, invece noi italiani non siamo mai riusciti ad essere esportati.
-Ma cè chi dice che bisogna esportare proprio la lingua e la propria cultura allestero.
-Sì, ma a parte tutte queste implicazioni noi pensiamo che linglese musicalmente sia migliore dellitaliano, e che sia la lingua del rock. Tra laltro tanti cantanti italiani quando cantano non si capisce quello che dicono tanto vale...
-Bene ma a parte queste disquisizioni filosofiche , quando tornerete a suonare da queste parti?
-E chi lo sa?Non ci chiama più nessuno!Una volta qui cera voglia di sentire la gente suonare dal vivo , ora non ci sono proprio posti per andare a suonare.
Ora le fonti dellintrattenimento sono altre. Beh altre non è proprio la parola giusta visto che in giro ci sono le stesse cose da sempre! Sconfortata da questo pensiero torno a sedermi. Dopo la chiacchierata con Pietro decido di godermi la serata con i Dood, sempre dal vivo, sempre ottima qualità musicale.
Le serate di musica dal vivo al Johnatan continuano : giovedì con i Lid e giovedì 12 con gli Shouts per i nostalgici dei Beatles.
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04/08/2004
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