Quarto assoluto nell’ottava prova mondiale che si è disputata in territorio francese a St Jean d'Angely, a pochi passi dall’Oceano Atlantico. Stiamo parlando volentieri di un personaggio conosciutissimo a Monsummano Terme avendoci vissuto a lungo qualche tempo, è il ritrovato Luigi Seguy, transalpino di sangue ma italiano per scelta professionale essendo in forza al team cittadino JK Racing del manager Riccardo Boschi con il quale ha iniziato la scalata che ha portato ai successi mondiali e nazionalfrancesi il bravo driver.

 

Dopo la quarta posizione in classe MX1 conquistata nella prova casalinga, dove ha mostrato alla sua gente la ritrovata forma fisica sfiorando il primo podio della stagione e conducendo una gara molto appassionante sotto il consenso degli oltre 24.000 tifosi presenti, è stata la volta dell’attesissimo Gran Premio d’Italia che si è corso sullo spettacolare tracciato lombardo di Malpensa dove la Federmoto ha presentato uno dei migliori circuiti della specialità esistenti in Europa.

 

Ebbene, Luigi di fronte agli oltre 20.000 spettatori fra i quali tantissimi amici e sponsors del team pistoiese, ha portato a termine il week end di gare, dopo un ottimo terzo posto nei Warm-up, con un ottavo e un settimo posto risultati molto positivi sull’economia della stagione agonistica visto che continua a guadagnare punti preziosi per la scalata nella classifica provvisoria di campionato che lo vede ora già nei top sixteen al mondo.

 

Superati i problemi di inizio stagione di adattamento con la moto ma ancor più grossi con un polso ribelle, ora si pensa solo agli allenamenti e le gare in successione non sembrano più un problema se non per il fatto che non lasciano il tempo per il pieno recupero fisico. Ma a Malpensa non c’era solo Seguy a tenere alti i colori del Team JK Racing, anche il diciannovenne francese Christophe Nambotin pur con la sua ancora acerba esperienza in gare di così alta levatura ha voluto dire la sua lasciando un segno di grande maturazione dove il motocross si mastica ogni giorno solo per passione.

 

Christophe ha ottenuto un più che positivo sedicesimo posto assoluto in classe MX1, la classe regina e per questo la più difficile di questa specialità, dove i più esperti piloti al mondo si sfidano con incredibili salti grazie a moto più leggere e maneggevoli. La bella prestazione di “Nambo”, tra i più giovani non solo anagraficamente ma anche essendo uno degli ultimi arrivati, lo vede già in ventottesima posizione su soli 42 piloti ad essere in graduatoria, precedendo piloti che vantano anni di esperienza in questo sport.

 

Anche il venticinquenne Saso Krajeli, l’altro giovane portacolori del JK, era impegnato nello stesso giorno in una prova mondiale di motocross MX3 (classe oltre 500cc.) in Slovenia, nella sua terra, dove ha realizzato una bella quarta posizione assoluta scaturita da due belle manche portate a termine sempre nei primissimi posti della classifica.