Centinaia di fiori bianchi hanno circondato il corpo senza di vita del giovanissimo Francesco Palestini, composto nella camera mortuaria dell’ospedale di San Benedetto.

 

Il cuore di una città di spezza quando una giovane vita viene spezzata e Carassi si è riunita attorno alla famiglia Palestini per dividere insieme un dolore terribile. In paese i Palestini sono molto conosciuti perché gestiscono due supermercati e un ristorante. Alle tre e mezza del pomeriggio il lungo corteo funebre si è mosso verso Carassi dove, nella chiesa parrocchiale si sono svolte le esequie.

 

La vita di Francesco Palestini si è fermata a diciannove anni appena compiuti, lunedì mattina alle due e venti, al chilometro sette della strada provinciale Montevarmine, quella che collega Montefiore con Massignano.

 

Per Francesco quell’orario, che per molti suoi coetanei significa l’ingresso in discoteca, era l’orario di inizio lavoro. Dal 2003, infatti, lavorava alle consegne per il “Dolce Forno” di Massignano.

 

Sembra proprio che il tragico destino aspettasse Francesco quella notte sulla strada provinciale. I suoi parenti, tra le lacrime, raccontano che Francesco quella mattina non potesse andare a lavorare perché la sua macchina era in officina per una riparazione. Ma, spinto dal senso del dovere che ha sempre guidato la sua vita, aveva telefonato ad un  amico perché lo passasse a prendere. Poi il ritardo inaspettato dell’amico e la decisione improvvisa di prendere la Rover del padre.

 

Inutilmente lo hanno aspettato al lavoro.