“Farei un disastro se iniziassi a fare i nomi, perché ogni nome si regge su un equilibrio complessivo tra partiti e non può rappresentare invece un punto fisso intorno al quale far ruotare tutto il resto”. Il presidente della Provincia di Ascoli Piceno Massimo Rossi non fa anticipazioni sulla giunta provinciale. Ma annuncia al tempo stesso che sabato darà l’annuncio della sua composizione: “ho incontrato i rappresentanti dei partiti sabato scorso. Giovedì prossimo mi forniranno una lista di nomi da valutare. Entro sabato, sicuramente, scioglierò la riserva”.

 

Rossi conferma i criteri che terrà presenti per la formazione della sua giunta, già indicati durante la conferenza stampa di “passaggio delle consegne” con il presidente uscente Pietro Colonnella (giovedì 17 giugno): spazio alle donne, certezza di uno o più assessorati a persone non elette, possibilità di un assessorato a una persona non iscritta a nessun partito. Lo stesso Colonnella aveva escluso categoricamente di voler ricoprire incarichi nella giunta. Secondo alcuni potrebbe esserci la riconferma di Ubaldo Maroni alla presidenza del consiglio provinciale. Ancora più scontata appare la vicepresidenza al diessino Emidio Mandozzi, sindaco uscente di Spinetoli, già candidato del suo partito alla presidenza della Provincia, prima che prevalesse quella di Massimo Rossi.

 

Il coordinatore comunale dell’Ulivo di San Benedetto Giovanni Gaspari smentisce da parte sua di essere in lizza per un posto di assessore (Massimo Rossi aveva confermato che i DS avranno un posto preminente nella giunta, avendo ottenuto più di un terzo dei voti andati all’intera coalizione di centrosinistra). Fino a prova contraria.