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Assestamento al bilancio 2004: la proposta della Giunta in Consiglio

| ANCONA - Agostini a FI: "Le scelte del governo nazionale penalizzano invece le Marche"

La Giunta regionale ha trasmesso al Consiglio il Bilancio di assestamento 2004. Il documento andrà approvata dall'Aula, con un'apposita legge regionale, dopo l'esame da parte della seconda Commissione consiliare. L'assestamento ridefinisce e rettifica alcune previsioni del bilancio preventivo, sulla base del conto consuntivo 2003 (approvato dalla Giunta nel mese di aprile), in vista del nuovo esercizio finanziario 2005. Quello licenziato dalla Giunta regionale, secondo l'assessore al Bilancio, Luciano Agostini, "è un elaborato rigoroso che, nonostante i vincoli nazionali e le minori risorse disponibili, rispetta i parametri finanziari imposti dalla legislazione, senza penalizzare lo sviluppo economico e sociale delle Marche.

La sistematica sottostima delle risorse per il finanziamento della sanità e le gravi limitazioni introdotte dalla Finanziaria, condizionano pesantemente le scelte regionali. La Giunta ha ugualmente lanciato segnali in direzione della crescita della regione, rimodulando alcuni capitoli a favore delle attività imprenditoriali. Sono stati, inoltre, rispettati i tempi di approvazione dell'assestamento, confermando una capacità di gestione del bilancio che contraddistingue, da tempo, l'esecutivo marchigiano".

L'assestamento al bilancio 2004 si caratterizza per un incremento di 2 milioni di euro dei fondi a favore delle piccole e medie imprese marchigiane, e di altri 2 milioni per l' attività delle cooperative artigiane di garanzia. Prevede, inoltre, 13 milioni e 500 mila euro per cofinanziare progetti di cooperazione internazionale e incrementa di 70 mila euro i fondi destinati ai grandi eventi, in occasione della visita papale, a Loreto, del prossimo mese di settembre.

"Questo mentre Forza Italia" -ha dichiarato l'assessore- "nei giorni scorsi ha presentato una interrogazione al presidente D'Ambrosio sulle iniziative assunte contro l'articolo 3 della legge finanziaria (sospensione degli aumenti delle addizionali IRPEF per i Comuni e le Regioni, deliberati dopo il 29/09/02, non confermativi delle aliquote in vigore nell' anno 2002 - N.d.R.).
Voglio ricordare al gruppo azzurro quanto sia paradossale interrogare il presidente su un provvedimento insensato e penalizzante, non solo per la Regione, ma per tutto il sistema economico marchigiano nel suo complesso. In effetti quel provvedimento, se non verrà modificato, come chiesto da tutte le Regioni italiane, costerà al sistema economico e produttivo delle Marche qualcosa come 51 milioni di euro. Invece di interrogare il presidente, provino a contattare agli imprenditori marchigiani, che con quella decisione vedrebbero drasticamente tagliate tutte le risorse destinate a sostenere gli investimenti aziendali. Il governo nazionale ha assunto questo provvedimento nel momento in cui la Regione Marche sta portando a compimento una virtuosa riorganizzazione del bilancio e del contenimento della spesa, resasi necessaria a seguito dei drammatici tagli operati, da Roma, in questi anni".

22/06/2004





        
  



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