“Accusare il sindaco di San Benedetto Martinelli per la sconfitta del centrodestra alle provinciali è sciocco e superficiale. C’è invece bisogno di un’analisi attenta e serena del voto”. Comincia così il racconto delle elezioni provinciali dal punto di vista del candidato per il centrodestra, l’onorevole di Forza Italia Gianluigi Scaltritti, oggi a capo dell’opposizione a Palazzo San Filippo.

 

“Le cause sono di due tipi: la difficoltà dei nostri uomini a condurre una campagna elettorale “porta a porta” e il numero doppio di liste e di candidati della sinistra rispetto a quelli del centrodestra: 240 candidati consiglieri contro 109.”

 

“Alle elezioni amministrative il candidato principale conta poco o nulla. Altro discorso andrebbe fatto per le elezioni politiche, per le quali è la televisione a veicolare il messaggio di Prodi o quello di Berlusconi. Alle amministrative conta invece il lavoro dei candidati consiglieri sul territorio. Non accuso nessuno. Molto serenamente constato che io ero sostanzialmente solo a condurre la mia battaglia. D'altra parte ero stato nominato coordinatore provinciale del partito non per scopi operativi, ma come inizio della campagna elettorale. Il centrodestra deve imparare a fare squadra.”

 

“Intanto vorrei dire che Forza Italia, nonostante tutto, ha aumentato i suoi voti complessivi. Rispetto alle provinciali del ’99 abbiamo avuto 193 voti in più su tutto il territorio provinciale. Così l’UDC, che ha ottenuto 7392 voti in più, sebbene con un lavoro che è parso più rivolto al successo del partito, che non al sostegno del candidato presidente. Infine AN, che ha avuto un calo del 22%, con 7661 voti persi. E questo è un sintomo di instabilità interna del partito. Ma infine va rilevato che i votanti sono aumentati del 5,18%, ovvero di 10201 unità. Evidentemente Rifondazione Comunista in precedenza non andava a votare così numerosa. In questa occasione, invece, ha stretto un patto con i DS che ha spaccato la Margherita.”

 

“Lo stesso del centrodestra in generale, anche quando amministra alcune città della provincia: il contatto con la gente. Ma a parte questo rimango convinto che il mio programma fosse valido e che avrebbe portato innovazione. Ne sono certo perché ci ho lavorato molto. La mia era pur sempre la candidatura di un parlamentare.”

 

“Premetto che Rossi, secondo me, è andato a governare senza avere un programma reale. Io per esempio volevo realizzare delle strade. Su questo potevo essere attaccato. Rossi invece ha fatto discorsi generici e superficiali, al massimo facendo professione di statalismo. Rossi ha una concezione dirigista-buonista della società, manca di una vera concezione sussidiaria. Direi quindi che la mia opposizione sarà attenta alle derive ideologiche. Poi quando metterà in atto progetti strategici di sviluppo, se ne sarà capace, verificheremo punto per punto.”

 

“Ho incontrato il sindaco Martinelli proprio stamattina all'uscita da un’iniziativa pubblica. Gli ho solo detto che Forza Italia fornirà le sue indicazioni dopo un dibattito interno. Detto questo l’amministrazione di San Benedetto sta dimostrando di lavorare bene. Ci vuole soltanto un maggiore coinvolgimento dei partiti.”

 

“In passato ho detto che pur essendo stato eletto in una lista diversa da quella di centrodestra, Sestri poteva essere una risorsa positiva per la coalizione, se avesse agito con equità e al servizio della coalizione stessa. Ora, se ci sono delle lagnanze nei suoi confronti, evidentemente quel comportamento non c'è stato. Ma le responsabilità devono valutarle coloro che si lamentano e Sestri stesso. In questo passaggio bisogna essere umili e mettersi a disposizione dell’intera coalizione, per dare modo al sindaco di fare al più presto una sintesi, un salto di qualità nella gestione del programma in questi ultimi due anni di mandato.”

 

“Lorenzetti a volte soffre di eccessi di protagonismo nel voler giudicare l’operato dei parlamentari o di altri assessori, invadendo spesso le competenze altrui. Capisco che abbia molto tempo a disposizione per esaltarsi nel suo ruolo di assessore, ma come ho già detto la politica è un gioco di squadra. E la questione della piccola pesca è più complessa di quanto egli non creda.”

 

“In sintesi le cose stanno così: la Comunità Europea dà la possibilità di rottamare le piccole imbarcazioni con un incentivo di circa 80 mila euro, dietro riconsegna della licenza di pesca, che di fatto è annessa alla barca, ma anche del libretto di imbarco, l’equivalente del libretto del lavoro, che riguarda quindi il singolo armatore in quanto lavoratore. Il provvedimento della Comunità Europea va nella direzione della riconversione del lavoratore in un altro settore, che non sia quello della pesca. Questo è parso iniquo a due soli piccoli pescatori che hanno bloccato il porto, mentre tutti gli altri hanno apprezzato il mio sforzo su scala nazionale. In commissione agricoltura, infatti, sono relatore di un provvedimento che permetta di ottenere più o meno la stessa cifra, ma senza restituire il libretto di imbarco. Non saranno i 125 mila euro concessi in passato ai vongolari per la rottamazione delle barche, ma posso assicurare che è il massimo che si possa fare, nei confronti della Comunità Europea. Ora il mio provvedimento dovrà essere valutato da varie commissioni, tra cui quella bilancio per la copertura finanziaria, e dalla stessa Comunità Europea, che dovrà accettare un provvedimento analogo ad uno proprio.”

 

“Sì. Il direttore della Direzione generale della pesca Attilio Tripodi mi ha assicurato che il 5 luglio sarà a San Benedetto il dott. Granato, dello stesso settore, accompagnato da altri responsabili, per approfondire la questione.”

 

“Il finanziamento che ho ottenuto in Finanziaria è iscritto nella voce “Finalizzazioni di spesa”, una cifra che il Ministero dell’Economia mette ogni anno a disposizione del Parlamento. Nello stesso capitolo il senatore Ciccanti ha ottenuto più di due milioni di euro per la riqualificazione del Torrente Albula. Io ho ottenuto un milione per il lungomare: un importo inferiore, perché appartengo ad un partito con più parlamentari e più richieste. Ma sono soldi che arriveranno. Solo le Regioni potrebbero porre un veto, contestando che alcuni interventi sul territorio non passino attraverso i loro uffici. Io posso dire di aver svolto il mio ruolo facendo iscrivere la cifra in bilancio.”