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La politica della casa della Regione Marche

| ANCONA - D’Ambrosio: “Una risposta forte all’emergenza abitativa”. Più di 80 milioni di euro per 1000 alloggi nuovi o da riqualificare.

di Roberta De Angelis

"Noi crediamo che il diritto alla casa sia elemento fondante del diritto di cittadinanza. Per questo la risposta forte della Regione Marche all’emergenza abitativa, che muta costantemente per fattori socio-economici diversi, sta in una politica di riorganizzazione del sistema di edilizia residenziale pubblica e nel mettere in moto il massimo delle risorse disponibili da subito“.
 
Sono le parole del presidente della Giunta regionale, Vito D’Ambrosio nella conferenza stampa di presentazione del disegno di legge sul riordino degli Istituti Autonomi Case Popolari (IACP), già illustrata ieri alle forze economiche e sociali, all’ANCI e all’UPI.
 
E a proposito di risorse, D’Ambrosio ha sottolineato che il programma regionale ERP, a prescindere dall’approvazione della legge,  prevede per il biennio 2004-2005 una notevole mole di risorse a disposizione: circa 80 milioni di euro, di cui oltre 40 milioni già nelle casse regionali, e il resto provenienti dai canoni di affitto e dalla vendita degli alloggi IACP, oltre che 7 milioni previsti dalla Cassa Depositi e Prestiti.
 
“Un pacchetto notevole che servirà a costruire o riqualificare 1000 alloggi di edilizia residenziale pubblica  – ha affermato il presidente-  destinati  a fasce sociali specifiche ( anziani, giovani coppie ecc. a basso reddito) contando di far aprire i cantieri entro la fine di quest’anno e cercando, quindi,  di accelerare i tempi di approvazione della proposta di legge da parte del consiglio regionale, augurabilmente a fine luglio".Questi 1000 alloggi si aggiungeranno ai 1700, tra nuovi e recuperati,  già realizzati o in corso di assegnazione per i quali sono stati impiegati 130 milioni di euro.
 
Degli 80 milioni di euro,  l’80 per cento sarà trasferito alle Province secondo il criterio del 50 per cento in base alla popolazione e l’altro 50 per cento in base al territorio;  il 20 per cento resterà a titolo regionale per progetti sperimentali ( bioingegneria e tecniche costruttive innovative).
 
“Questa è la politica della casa della Regione Marche- ha proseguito D’Ambrosio-  una strategia che si snoda su due binari, da una parte una legge regionale generale di riforma che affronta tutti i problemi di edilizia residenziale pubblica e dall’altra la trasformazione degli IACP,  superando i vecchi criteri della gradualità dei finanziamenti per spostare subito le risorse nei Comuni che presentano nuove esigenze e diverse necessità anche per il forte tratto emergenziale segnato dall’immigrazione. E sostenendo, inoltre, i nuclei familiari con scarse capacità economiche con agevolazioni per i canoni di locazione".
 
Illustrando più dettagliatamente il disegno di legge che andrà a modificare la vecchia normativa regionale L.R. 44/97, D’Ambrosio ha messo in rilievo una novità importante: l’istituzione del Fondo unico regionale in cui andranno a confluire i finanziamenti di Stato, Unione Europea , Regione e canoni di affitto IACP. Una modalità che servirà ad avere sempre la situazione finanziaria sotto controllo e a snellire le procedure di appalto. Sempre a quest’ultimo obiettivo tende anche l’istituzione di un Osservatorio regionale per monitorale l’esigenza abitativa.
 
Altrettanto significativa nella previsione della proposta di legge sarà la trasformazione degli IACP,  che rimarranno competenti su base territoriale provinciale, in enti pubblici economici con una nuova denominazione: Aziende Territoriali per l’ Edilizia residenziale (ATER). Gli interventi regionali in materia di edilizia residenziale pubblica saranno guidati da un programma triennale che terrà conto delle priorità in base alle esigenze delle diverse categorie di popolazione.
 
“Altra finalità da sottolineare della proposta legislativa - ha concluso D’Ambrosio- è l’edificazione di abitazioni sicure e qualitativamente elevate, prive di barriere architettoniche, oltre che il recupero del patrimonio abitativo esistente adeguandolo ad alti standard qualitativi. Tutto ciò rilanciando,nel contempo,  anche lo sviluppo del settore edilizio marchigiano".

25/06/2004





        
  



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