Elezioni provinciali ad Ascoli
San Benedetto del Tronto | Centro Destra dimezzato
di Tonino Armata
Fulmini, vere e proprie saette, si abbattono sulla Terra del Piceno. Giusta punizione. I piceni hanno votato bene e procurato gravissimi traumi al centrodestra! In particolare a Forza Italia.
Forza Italia? Dimezzata. Il suo parlamentare Scaltritti? Preavviso di licenziamento. Il suo coordinatore Forlì? Disarcionato.
"Con il candidato Presidente del centrosinistra Massimo Rossi alla provincia, ti comunico in anticipo, che con il nostro On. Scaltritti candidato presidente del Cdl, non c'è partita. Oltre al comune anche la provincia di Ascoli Piceno sarà nostra". Questa l'arrogante previsione di Forlì, appena saputo della travagliata e sofferta scelta di tutto il centrosinistra a favore dell'ex sindaco di Grottammare. I fatti (com'era logico) l'hanno letteralmente smentito.
La decisione della maggioranza dei cittadini nell'elezione provinciale è sotto gli occhi di tutti. La vittoria del centro-sinistra è stato esemplare. L'elezione del Presidente Massimo Rossi anche. Tale risultato è frutto della grande partecipazione popolare, dei Movimenti, dei Partiti, delle Associazioni, dei Comitati di Quartiere, della Società Civile, ma anche dei singoli cittadini democratici indipendenti, i quali, avevano e hanno tanta voglia di far politica e sconfiggere quell'idea di "sovversismo della maggioranza" che alligna soprattutto nei tre maggiori comuni (Fermo, San Benedetto Tr. e Ascoli Piceno) della provincia.
La sconfitta del centrodestra è il dato positivo di una consultazione che elude i nodi democratici del Paese e anche della provincia. Si dissolve prima di un colpo di coda autoritario, il sovversismo di maggioranza provvidenziale, l'innamoramento di questa idea, ed è anche la sconfessione di un modo di far politica con le false promesse, le menzogne sistematiche. Questa politica non paga più. Nemmeno con gli incantamenti della lanterna magica, neppure con le esibizioni del denaro, questa volta decisamente offensiva, i soldi per i manifesti, gli inserti pubblicitari ce li avevano loro quelli del centrodestra.
Poco il centrosinistra che di questo raffronto impari e incivile certamente si è giovata. La sconfitta dell'idea del sovversismo della maggioranza è stata anche la sconfitta della seduzione che il modello di centrodestra ha avuto in questi ultimi anni in alcuni settori del centrosinistra.
Fra le sorprese di questa tornata elettorale, c'è anche di aver abbattuto l'idea dell'idolo "faccio tutto mi" senza averne creati degli altri, di aver spazzato via le false promesse senza averne creato delle altre. Secondo il mio modesto parere, anche il centrosinistra ha parecchia strada da fare per essere all'altezza di sfide sempre più ardue. Continuare ad intendere la politica come partecipazione, relazione diretta, contatto con le persone; la politica come interazione sociale e locale. La politica come incontro e manifestazione. Una via difficile da proseguire senza un'organizzazione, una rete di persone disposte a impegnarsi sul territorio. Un'identità impersonata da individui che abitano la nostra vita quotidiana.
Presidente della Provincia di Ascoli Piceno Massimo Rossi, sono passati oltre dieci anni, dalla fine dei grandi partiti di massa. Dopo dieci anni di masse (e di leader senza partiti, si coglie nell'aria una crescente impazienza, nell'attesa del movimento-partito unitario di centrosinistra che (ancora) non c'è. Un movimento-partito unitario ricementato intorno a quattro idee-guida: pace, diritti, disagio sociale (bambini, giovani, anziani) e ambiente. Capace di tenere insieme i quattro temi in un unico progetto. Ma, per tutti i veri democratici di questa bellissima provincia, aver evitato il baratro del sovversismo della maggioranza , è un buonissimo risultato.
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27/06/2004
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