C’è chi ride e c’è chi piange. Dai consensi ricevuti nelle circoscrizioni ai dati delle europee, il Partito dell’Udc ne esce più che soddisfatto.

Tanto soddisfatto che ipotizza la ricostruzione di un grande partito di centro che possa raccogliere tutta l’area moderata. A loro avviso l’elettore moderato è disorientato e forse anche orfano.

In provincia è stato raggiunto il nove per cento, quasi il doppio della passata tornata elettorale. Le frazioni della città hanno dato fiducia allo “scudo crociato”. Complessivamente c’è stata un’affermazione del partito in ogni seggio elettorale della città.

Adesso, si è in fase consultiva, ma non si può non rimarcare che l’Udc ha avuto un altro passo rispetto agli altri partiti della coalizione. Nell’incontro non si è parlato di deleghe…Si aspettano le decisioni e le eventuali proposte del sindaco, “il vice sindaco è un dettaglio - spiega Luigi Lattanzi - prima di tutto si compone la squadra di governo e visto che l’elettore ha premiato e dato fiducia all’amministrazione comunale, lasciamo la stessa formula dell’altra volta più un assessorato a noi”.

Tanta voglia di lavorare nel segno della continuità. La squadra sarà costruita in conformità a dei criteri di rappresentanza, “parlarne si, ma la preferenza va a chi ha preso più voti”. Questa è la linea politica dell’Udc, sia per l’assegnazione interna degli aspiranti assessori sia per il numero degli stessi in giunta comunale.