“Per una come me che ha pagato per l’impegno profuso a favore delle pari opportunità, l’impegno a favore delle candidature femminili a queste elezioni è prioritario”. L’avvocato Gabriella Ceneri, segretario provinciale di Alleanza Popolare-Udeur, è candidata alle elezioni del 12 e 13 giugno sia alla carica di consigliere provinciale (con Gino Vallesi candidato presidente), sia a quella di parlamentare europea, nel collegio dell’Italia centrale (Lazio, Marche, Toscana, Umbria).

 

Per questo sta per spedire 15 mila lettere elettorali a Viareggio (dove è presente una comunità di sambenedettesi) e altrettante alle famiglie di San Benedetto. “Ho anche diversi collegamenti fuori regione a sostegno della mia candidatura, dice lei stessa. Per esempio l’associazione di padri separati “Crescere Insieme”, che cita espressamente il mio nome sul proprio sito internet, e le associazioni Arcidonna e Fidapa, che invece sostengono genericamente le candidature femminili”.

 

Siamo soddisfatti di un primo risultato: aver presentato una nostra lista autonoma per la Provincia di Ascoli, dove abbiamo 22 candidati consiglieri in 30 collegi. Le donne sono 3. In Italia siamo presenti in 51 elezioni provinciali su 63.

 

Tenendo fermo l’obiettivo della valorizzazione del nostro territorio piceno, sceglierei la carica di parlamentare europea. Non ritengo serio il doppio incarico. Invito anzi l’on. Scaltritti a dimettersi, nel caso in cui fosse lui il prossimo presidente della Provincia di Ascoli.

 

Non direi. Faccio solo notare che Scaltritti si è vantato di aver fatto inserire in Finanziaria la cifra di un milione di euro per la riqualificazione del lungomare di San Benedetto. Ma questo finanziamento non è ancora arrivato e dubito che arriverà mai. Peraltro ritengo assurdo riqualificare soltanto 700 metri di lungomare, spostando 60 palme, che così verranno esposte al rischio di morte. Quanto ai consiglieri di Forza Italia di San Benedetto, nell’interrogazione consiliare presentata all’indomani del convegno internazionale sulle pari opportunità che avevo organizzato giusto un anno fa, scrissero che “il tema delle pari opportunità è di scarso peso politico”. Ecco: invito tutte le donne a riflettere su questa affermazione prima di decidere per chi votare.

 

Il mio programma coincide essenzialmente con quello generale di Alleanza Popolare-Udeur, che peraltro abbiamo discusso durante una conferenza programmatica che abbiamo tenuto a Napoli il 17 e 18 aprile scorsi. È un programma che condivido in pieno. In particolare su quattro punti.

 

I diritti, la pace, le imprese e l’economia, la qualità della vita. Vorrei insistere sugli ultimi due, perché comprendono fenomeni, come la chiusura delle aziende o la difficoltà dei giovani a trovare lavoro, che hanno sconvolto gli equilibri delle famiglie della nostra provincia. Gli stipendi non sono più sufficienti a soddisfare le necessità alimentari delle nostre famiglie. Io mi spenderò a favore delle imprese, attraverso una seria politica di detassazione in Italia. Questo per contrastare il fenomeno della localizzazione delle imprese. Le aziende non devono andare via. Devono invece creare ricchezza e posti di lavoro nel nostro territorio. Tenendo anche conto, naturalmente, della povertà dei Paesi dell’est, recentemente entrati in Europa. Anche quei Paesi vanno aiutati e sostenuti, per esempio rendendo più etico l’operato del Fondo Monetario Internazionale, attualmente troppo orientato verso un liberismo assoluto nel movimento dei capitali, ma non altrettanto verso il movimento della manodopera da un Paese all’altro.

 

È necessario fare riferimento alla legislazione di Paesi come la Finlandia o la Francia, per coordinare meglio i tempi di lavoro e quelli che è possibile dedicare alla famiglia, soprattutto per favorire l’occupazione femminile. Oggi infatti molte donne rinviano la decisione di formare una famiglia. Aspettano condizioni di maggiore stabilità lavorativa e di disponibilità finanziaria. Occorrono serie politiche europee a favore della famiglia. E naturalmente c’è bisogno che il nostro territorio sia rappresentato al parlamento europeo, ciò che non è mai accaduto fin qui. Anche per ottenere tutti i finanziamenti europei possibili.

 

È un risultato che riconosco. Ritengo anche che a livello provinciale si debbano proseguire le politiche per la pace e per l’immigrazione già intraprese e fare di più quanto alle politiche sociali. Soprattutto attraverso un migliore coordinamento degli Ambiti Sociali Territoriali.

 

Oltre a quelli che ho indicato per le europee, che riassumerei indicando la centralità della persona e il sostegno alle imprese, all’artigianato, al commercio e al terziario, direi che il nostro territorio ha bisogno urgente di infrastrutture viarie. Alcune zone sono state completamente trascurate negli ultimi anni. Percorrere in tempi brevi certe distanze vuol dire abbattere i costi e migliorare la qualità della vita di chi si reca sul posto di lavoro.

 

È una decisone che prenderemo dopo aver valutato il voto espresso dai cittadini. La nostra proposta è innovativa e restituisce agli elettori la possibilità di votare al centro. È la proposta giusta per i bisogni del territorio.