Il programma elettorale dell’onorevole Gianluigi Scaltritti, candidato alla presidenza  dell’Amministrazione Provinciale di Ascoli Piceno,  piace molto ai big dell’imprenditoria e dell’economia  ascolani e sanbenedettesi tanto che, alcuni di questi, lo hanno definito “finalmente un programma concreto e tagliato su misura per le effettive esigenze del  territorio e dell’economia  provinciali”.

L’occasione di un tale importante confronto è stata promossa dal sindaco di Roccafluvione  Giuseppe Mariani, che di concerto con il candidato locale di Forza Italia  alle provinciali, Mimì Allevi, ha chiamato appunto a raccolta, presso i locali del ristorante “Il Grottino” i più significativi “grandi elettori” di Ascoli e San Benedetto per fare una chiacchierata tra amici, (come l’ha definita lo stesso Mariani), con Gianluigi Scaltritti, il sindaco di Ascoli Piceno Piero Celani ed altri primari esponenti politi del piceno.

E così dopo i saluti di rito, in quanto ospiti, del sindaco Mariani e di Allevi,  hanno detto la loro anche i consiglieri regionale Guido Castelli e Umberto Trenta ed in rappresentanza del sindaco di San Benedetto, l’assessore alle politiche sociali di quel comune Pompei.

Con rinnovata grinta  è poi intervenuto il Sindaco Piero Celani che  dopo aver ricordato le realizzazioni più significative che durante il suo mandato hanno cambiato grandemente Ascoli, ha illustrato i suoi principali prossimi obiettivi che intenderà concretizzare nel prossimo mandato nell’interesse esclusivo della città e soprattutto dei suoi abitanti.

Ovviamente il clou della serata lo si è avuto con l’intervento di Gianluigi Scaltritti il quale, nel sottolineare gli errori , le assenze e le carenze dell’attuale compagine dell’amministrazione provinciale, ha dettagliato appunto i punti più salienti del suo programma per la corsa alla presidenza, mettendo in evidenza, stante anche la platea di imprenditori ed esponenti economici, le soluzioni per superare il problema della carenza di infrastrutture che ha tanto penalizzato l’intero territorio provinciale ed è stato, tra l’altro uno dei motivi che ha portato alla mobilitazione dei fermani per  la provincia di Fermo.