Non meno di cento persone, tra genitori e adolescenti, hanno affollato venerdì 4 giugno la sala consiliare del Comune di San Benedetto per la presentazione del libro “Adolescenza, adolescenti” (Librati, Ascoli Piceno, 2000) del dott. Vincenzo Luciani, recentemente ripubblicato dalla Zona Territoriale 12 della Asur e dal Comune di San Benedetto del Tronto e distribuito gratuitamente ai partecipanti. Un successo che ha evidenziato l’interesse per il tema del disagio psichico adolescenziale (oggetto del libro, diviso in undici capitoli, due introduzioni e con un glossario) e in alcuni casi, purtroppo, dell’incidenza di tali problematiche nella società.

 

Presentazione in forma di dibattito. Vi hanno preso parte due psichiatri come il direttore stesso della Zona Territoriale 12, il dott. Maurizio Belligoni, e il direttore dell’unità di psichiatria dell’ospedale “Madonna del Soccorso” di San Benedetto, dott. Franco Guidotti. Oltre, naturalmente, allo stesso dott. Luciani, che è coordinatore delle attività consultoriali della Zona 12, psicologo e psicoanalista, membro dell’Associazione Mondiale di Psicoanalisi, docente presso la Facoltà di Medicina dell’Università de l’Aquila, autore di numerosi saggi su riviste specialistiche e di libri come Il bambino interpretato (Librati 1999) e Il desiderio di un figlio.

 

Hanno anche partecipato il vicesindaco Pasqualino Piunti (presidente dell’Ambito Sociale Territoriale 12; coordinatore degli interventi) e l’assessore Nazareno Pompei (i due si dividono le deleghe riguardanti le politiche sociali. Pompei ha ringraziato il dott. Luciani per essere stato l’ispiratore della ludoteca che verrà aperta dopo l’estate a San Benedetto). Inoltre la dottoressa Giovanna Picciotti (direttrice del distretto sanitario della Zona 12), il vicepresidente e il coordinatore dell’Ambito, rispettivamente Luigino Calvaresi (assessore alle politiche sociali del Comune di Monteprandone) e il dott. Antonio De Santis. In sala anche il direttore generale dell’Azienda Sanitaria Unica Regionale, dott. Antonio Aprile.

 

Il principale argomento di discussione è stato quello della prevenzione del disagio psichico adolescenziale. “La prevenzione non potrà mai garantirci la scomparsa del disagio dalla nostra società, ha detto il dott. Luciani, e neppure il mio libro può essere una tale panacea. È un libro utile, invece, per adulti e adolescenti. A questi ultimi perché mostra loro che non sono soli a soffrire di certi disturbi, ai primi perché non si trovino del tutto impreparati nel momento in cui tali problemi insorgessero. Un ponte tra gli uni e gli altri”.

 

Altro tema emerso (i tre specialisti hanno inevitabilmente dialogato per la maggior parte del tempo, anche per l’assenza di domande dal pubblico) è stato quello dell’infanzia: “in un individuo sono due le scelte fondamentali per la formazione del “desiderio” che poi lo accompagnerà per tutta la vita: una nel corso dell’infanzia, l’altra durante l’adolescenza. Un desiderio per stare meglio (il principio di piacere di cui parlava Freud) oppure un desiderio che gioca contro l’individuo stesso. Per questo la prevenzione è importante anche durante l’infanzia, attraverso il gioco e la comunicazione con genitori ed operatori scolastici”.

 

Incalzato dalle domande del dott. Guidotti, il dott. Luciani è stato posto di fronte al tema della “normalità”: “gli adolescenti vogliono essere uguali agli altri, ha detto. Identificandosi con gli altri e con i modelli sociali pensano di essere normali. Propongo una concezione diversa: è normale la persona tollerante con se stessa, quella che accetta i propri limiti, accettando di conseguenza quegli degli altri e vivendo meglio con gli altri”.

 

Infine, su sollecitazione di Calvaresi, il tema della “promozione dell’agio, contrapposta alla cura del disagio”. Intervento polemico del dott. Belligoni: “inserire bambini di sette mesi negli asili nido (ciò che consideriamo una “scelta di civiltà”), portare e riprendere i ragazzi da scuola in macchina ancora a 14 o 15 anni, intere famiglie tutto il giorno davanti alla televisione: sono tutti esempi del contrario della promozione dell’agio psichico. Sono promozione attiva del disagio”.