Si è tenuta ieri, giovedì 3 giugno, presso la discoteca Miu Miù di Marotta la cerimonia conclusiva del Progetto “Formazione del personale delle discoteche ai fini della prevenzione dell’uso di sostanze psicotrope tra i giovani”, programma nazionale realizzato a livello locale dalla Regione Marche, capofila della macroarea Abruzzo, Marche, Molise e Umbria, in sinergia con l’ASUR – Zona territoriale 11 di Fermo (Servizio Dipendenze).

Il Progetto, avviato dall’Istituto Superiore di Sanità, si pone l’obiettivo di rendere gli operatori della notte consapevoli del ruolo sociale e culturale che svolgono, attraverso la trasmissione di competenze che rendano più comprensibili i meccanismi del divertimento, il collegamento tra divertimento, trasgressione e rischio, e che facciano parte del bagaglio di lavoro dell’operatore di discoteca e delle strutture dello svago notturno. Per la fase attuativa, l’Istituto ha chiesto alle Regioni di aderire al progetto e di individuare operatori esperti nel settore della prevenzione nei luoghi dell’intrattenimento per realizzare il programma a livello locale.

I risultati hanno superato ogni più rosea aspettativa, come ha sottolineato Teodora Macchia, dell’Istituto Superiore di Sanità, responsabile scientifica del Progetto: “istituzioni e operatori del divertimento, abituati ad operare autonomamente, hanno per la prima volta agito in sinergia. Una modalità che rende più efficace la prevenzione, perché coinvolge settori particolarmente adatti a veicolare il messaggio; gli operatori della notte sono interlocutori privilegiati perché parlano lo stesso linguaggio dei ragazzi  e agiscono in un ambito per sua natura socializzante. Nell’investimento in professionalità, sui cui il progetto si fondava, le Regioni hanno creduto fortemente.”

Un impegno confermato dall’assessore alla Sanità delle Regione Marche Augusto Melappioni: “nel campo della prevenzione non possiamo agire da soli”, ha sottolineato Melappioni, ”è fondamentale che la comunità diventi protagonista in questo senso. La collaborazione tra istituzione e settori della società va potenziata, anche nel senso della comunicazione: l’obiettivo deve essere anche quello di abbattere stereotipi ancora molto diffusi che tendono criminalizzare i luoghi del divertimento”.

Nelle Marche il Progetto è stato realizzato dalla Asur – Zona territoriale 11 di Fermo, che ha attivato il ciclo formativo da giugno 2003 al febbraio 2004. Come ha illustrato Adele Leombruni, della Zona terr. 11, coordinatrice regionale del progetto, grazie al coinvolgimento del SILB (Sindacato Italiano Locali da ballo), sono state individuate tre discoteche capaci, per dislocazione e tipologia, di accogliere un vasto bacino di utenza giovanile: Villa Borghese di Montecchio (PU), il Miu Miù di Marotta (PU) e il B.B. di Grottammare (AP). Il corso ha coinvolto 29 operatori ed ha previsto lezioni frontali e interventi di formazione in servizio che si sono avvalsi delle competenza di 16 docenti tra medici, operatori sociali, esperti in comunicazione, rappresentanti delle forze dell’ordine e del sindacato.

Le lezioni frontali si sono incentrate su diverse tematiche: dalle dinamiche della comunicazione giovanile alle caratteristiche delle nuove dipendenze, dalle normative sui locali da ballo a nozioni per interventi di primo soccorso. Gli interventi di formazione in servizio si sono svolti all’interno delle discoteche in orario di apertura e si ponevano l’obiettivo di osservare gli operatori sul campo per cogliere il grado di consapevolezza del loro ruolo e di indirizzare così la formazione aumentandone l’efficacia.

“Abbiamo registrato condivisione di obiettivi e disponibilità”, ha concluso Adele Leombruni, “partiti con l’idea di un corso per operatori della notte, ci siamo trovati a realizzare un corso con gli operatori della notte”. La cerimonia si è conclusa con la consegna, da parte dell’assessore Melappioni, degli attestati di partecipazione ad operatori e docenti.

In allegato la sintesi del progetto.