Il candidato alla presidenza della Provincia di Ascoli Piceno Massimo Rossi è tornato a parlare della nascita del nuovo ente fermano approvato qualche settimana fa in parlamento. Lo ha fatto con una conferenza stampa alla quale hanno partecipato i candidati di centro sinistra  provenienti da tutte le zone della provincia, dal fermano all'ascolano.

"Quello che noi vogliamo comunicare- ha esordito Rossi - è lo spirito di unità del territorio. Si è determinata questa scissione, alla quale si è arrivati in maniera democratica. Ora dobbiamo prenderne atto, mantenendo sempre le nostre opinioni, ma accettando la scelta fattasenza creare problemi oltranzistici nè conflittuali".

"Riteniamo che la conflittualità sia una cosa estremamente dannosa, dobbiamo invece adoperarci e lavorare di comune accordo per preparare al meglio la nascita di questi due nuovi enti. Sarà sicuramente un compito delicato, sarà necessaria un'attenta valutazione di criteri, ottenibile solo lavorando in armonia".

"Noi vogliamo creare due città territorio - ha sottolineato Rossi - non vogliamo problemi di campanile, che creerebbero soltanto un frattura più netta e la possibilità che l'auspicio di una scissione si venga a creare nuovamente in altre zone. Vogliamo invece fare in modo che queste due realtà lavorino in coesione".

Dello stesso avviso l'ex sindaco di Fermo Ettore Fedeli, attuale segretario DS di Fermo: "Da sindaco di Fermo ho anch'io lavorato per l'istituzione della provincia del fermano, ma non certo per campanilismo, cosa che invece ha dimostrato la Casa delle Libertà con gli atteggiamenti stile ultras da una parte e dall'altra. C'è comunque da dire che il Parlamento avrebbe dovuto pronunciarsi tempo prima, poichè giudico questo ritardo decisionale nocivo per entrambi i territori. Noi avevamo comunque già deciso tempo addietro che comunque fossero andate le cose, avremmo continuato a lavorare di comune accordo, come stiamo facendo e siamo intenzionati a fare in futuro".

A confermare l'unità d'intenti del movimento anche l'ex sindaco ascolano Roberto Allevi: "Ero contrario all'istituzione del nuovo ente, per motivi culturali e sentimentali. Non volevo che la provincia di Ascoli venisse privata delle bellezze del fermano. Ma analizzando le cose, forse ora si sono venute a creare le condizioni per instaurare un miglior dialogo tra le due realtà. Bisogna vincere gli atteggiamenti arroganti che hanno caratterizzato il comportamento del centro destra".