Un programma naturalmente incentrato sullo sport: “come antidoto contro la devianza giovanile” e come “educazione al rispetto di sé, dell’altro e delle regole”. Così Diego Nargiso, ex tennista della nazionale italiana, candidato alle europee per Alleanza Nazionale nel collegio dell’Italia centrale (Lazio, Marche, Toscana, Umbria), ha illustrato il proprio impegno in caso di elezione al parlamento di Strasburgo, nel corso di una conferenza stampa tenuta presso l’Hotel Calabresi di San Benedetto. Nargiso ha trascorso l’intera giornata di oggi in Riviera, giocando al “centrale” del Maggioni con i ragazzi delle scuole di tennis del circolo e rispondendo alle loro domande. Pranzo nel ristorante annesso.

 

Nel pomeriggio la conferenza stampa, presentato dal coordinatore comunale di AN Luca Vignoli (assessore al bilancio e candidato a sua volta come consigliere provinciale nel collegio San Benedetto sud) e dal presidente provinciale del partito Guido Castelli.

 

“La candidatura di Nargiso dà onore e prestigio ad Alleanza Nazionale, ha detto Vignoli. La nostra amministrazione comunale sostiene concretamente lo sport. In questo momento stiamo completando tre palestre, due scolastiche (per quella che sarà la nuova scuola media “Curzi” e per la nuova scuola del Paese Alto) e una terza in zona Agraria”. “AN ha un legame antico con lo sport, ha detto Castelli. La candidatura di Nargiso corrisponde alla strategia del nostro coordinatore nazionale Ignazio La Russa di raccogliere prestigiose adesioni al partito, valorizzando il nostro codice ideale”.

 

“Ho assunto con grandissimo piacere e con onore questo impegno, ha detto Nargiso, in una squadra che intende rilanciare i valori assoluti della società moderna. Lo sport ha una portata generale: può aiutare i popoli a stare vicini. Ma fino ad oggi non si è fatto assolutamente niente per promuovere sport che non siano il calcio nella società. Intendo fare un censimento delle strutture sportive per rimuovere le disparità tra le varie regioni d’Italia. Per questo mi impegnerò nel reperimento di fondi europei, che esistono, e di fondi dall’Istituto di Credito Sportivo. Tutti devono essere messi nella condizione di fare sport, compresi i ragazzi diversamente abili e quelli che vivono negli orfanotrofi o nelle case famiglia”.

 

Nargiso ha concluso il suo discorso parlando di sport nelle scuole e di lotta al doping: “nessuna scuola dovrà essere priva di una palestra. Ritengo inoltre che dovranno essere aumentate le ore dedicate all’“educazione sportiva”, cosa diversa dall’attuale “educazione fisica”. L’educazione sportiva dovrà comprendere sia l’“orientamento sportivo”, affinché ognuno scelga di praticare uno sport in base alle proprie reali preferenze, sia l’adozione di specifici testi che non trascurino l’educazione alimentare. Quanto al doping, oggi le pene più severe riguardano le persone che fanno uso di sostanze dopanti. Propongo invece di punire più pesantemente quei medici che avviano ragazzi inermi sulla via del doping, in un’età in cui non sono in grado di opporsi”.

 

Conclusione con slogan: “attraverso lo sport una società migliore”.