Approvata all'unanimità la risoluzione sull'Iraq dell'Onu
| NEW YORK - Grazie ai tre si di Francia, Spagna e Germania. Il voto senza discussione. Putin: "Il progetto è cambiato in meglio"
di Adamo Campanelli
L'Ue potrebbe svolgere il ruolo di osservatore nelle elezioni del dopo Saddam Hussein
Sì della Francia, la Russia è ottimista e la risoluzione sull'Iraq passa all'Onu all'unanimità.
Il voto che approva l'ultima bozza di risoluzione sull'Iraq presentata da Stati Uniti e Gran Bretagna al Consiglio di sicurezza dell'Onu è passata senza opposizioni.
La riunione del Consiglio di sicurezza dell'Onu, iniziata questo pomeriggio alle 17.00 a New York (le 23 in Italia) ha dato esito positivo dopo meno di un'ora.
Tutto, in giornata, faceva presagire l'approvazione. La Francia è stata la prima ad annunciare il suo sì. Lo ha fatto il ministro degli Esteri Michel Barnier, spiegando che Parigi non è pienamente soddisfatta del testo ma questo non impedirà il voto favorevole.
Il passaggio risolutivo è un paragrafo di nove righe aggiunto lunedì sera alla quarta bozza, che ha portato all'accordo su una quinta versione. Il testo che sarà messa ai voti in Consiglio di sicurezza è composto di sette pagine più quattro di allegati. Il passo che ha sbloccato la situazione superando le perplessità di Francia e Germania, sintetizza i contenuti delle lettere allegate - quelle del premier iracheno Iyad Allawi e del segretario di Stato Colin Powell che dettagliano gli accordi militari tra Usa e Iraq.
E in esso l'Onu prende atto degli "accordi messi in atto per stabilire una partnership per la sicurezza tra il governo sovrano dell'Iraq e la forza multinazionale e per assicurare il coordinamento tra i due". Il che significa che il governo di Bagdad non avrà il diritto di veto sulle operazioni militari come chiedeva Parigi ma sarà almeno consultato.
Il sì tedesco è stato annunciato dal ministro degli Esteri tedesco Joschka Fischer: "Spero che adesso si arriverà finalmente in Iraq a una stabilizzazione della situazione di sicurezza". E dopo alcuni tentennamenti anche il governo spagnolo (che detiene attualmente uno dei seggi non permanenti del Consiglio di Sicurezza dell'Onu) ha annunciato il proprio voto a favore. "La Spagna - ha annunciato stamane il ministro degli Esteri Miguel Moratinos - voterà a favore, in uno spirito di cooperazione".
Prima dell'annuncio della Francia, era arrivata l'apertura di Vladimir Putin, che si era detto ottimista sull'approvazione dell'ultima bozza. Il presidente russo aveva affermato che c'erano "tutte le ragioni per credere che il negoziato (in corso all'Onu) si concluderà con un risultato positivo". "Il progetto di risoluzione sull'Iraq ha subito già modifiche sostanziali e, secondo me - ha detto Putin - sta cambiando in meglio".
L'Unione europea si preparerebbe intanto a svolgere un ruolo di osservatore neutrale nelle prossime elezioni che si terranno in Iraq. A chiederlo sarebbero le Nazioni Unite.
|
08/06/2004
Altri articoli di...
Politica
Sisma 2016: approvati 15 mila contributi per 4.8 miliardi (segue)
Zero Sprechi, al via un progetto per la lotta agli sprechi alimentari (segue)
Il Comune pulisce i fossi Rio Petronilla e via Galilei (segue)
Via libera alla variante al Piano Particolareggiato di Recupero del Centro Storico (segue)
Porto San Giorgio torna a gareggiare al Palio dei Comuni (segue)
Grandi e medi investimenti, chiesto il triplo delle agevolazioni disponibili (segue)
Al via il progetto sulla sicurezza urbana e sulla legalità (segue)
Festival dello sviluppo sostenibile (segue)
Cronaca e Attualità
Project Work Gabrielli, i vincitori (segue)
800.000 euro per le scuole (segue)
Terremoto: subito prevenzione civile e transizione digitale (segue)
Tre milioni di persone soffrono di disturbi dell’alimentazione e della nutrizione (segue)
Il presidente di Bros Manifatture riceve il premio alla carriera "Hall of Fame/Founders Award" (segue)
Il Belvedere dedicato a Don Giuseppe Caselli (segue)
A Cartoceto, nelle ‘fosse dell’abbondanza’ per il rituale d’autunno della sfossatura (segue)
Il Comune pulisce i fossi Rio Petronilla e via Galilei (segue)
Le strade musicali dell'Ebraismo nel compendio cinematografico di David Krakauer
Quando il giornalismo diventa ClickBaiting
Kevin Gjergji