Per Michele Santoro "Tutta campagna elettorale"
| Presa di posizione del giornalista sulla liberazione dei nostri connazionali in Iraq
TORINO - Secondo il giornalista Michele Santoro sarebbe evidente "la connessione della liberazione degli ostaggi italiani in Iraq con la campagna elettorale". Aggiunge: "Siamo tutti molto contenti di quello che è accaduto anche perché era evidente che si stesse cercando una connessione con la campagna elettorale e quindi ci potevano essere esiti diversi anche esiti terribili?.
Questo il commento sulla liberazione degli ostaggi da parte di Michele Santoro in una intervista rilasciata all'Agenzia Giornalistica Europa. "Visto che avevamo capito che sarebbero intervenuti in campagna elettorale con la soluzione, il fatto che la soluzione sia stata la migliore possibile ci trova soltanto contenti. Nessuna strumentalizzazione ha proseguito Michele Santoro - ma è evidente che chi gestiva gli ostaggi, chi li teneva in ostaggio aveva ben chiara l'intenzione di intervenire nelle vicende politiche italiane tanto è vero che hanno prodotto un forcing proprio in vista dei giorni del voto, parlo degli iracheni che avevano gli ostaggi".
Nel mentre tutte le forze politiche e l'opinione pubblica si compiacciono di come è stata portata a termine l'operazione, grazie all'intelligence italiana, il coordinamento del governo italiano e la Delta Force statunitense, Santoro vede anche qui strumentalizzazioni politiche e "strane coincidenze".
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09/06/2004
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