Brignocchi a rischio: i DS si spaccano

Porto San Giorgio | Ufficializzata la nascita di una seconda unità di base diessina in contrasto con l'operato del primo cittadino. Tornano gli spettri del 1992.

di Luca Moriconi

Bye Bye Brignocchi. Cera da aspettarselo che, dopo le voci insistenti, i propositi di rottura interni alla maggioranza di centrosinistra comunale, sarebbero diventati realtà.

Così è stato per i DS, il partito del sindaco Brignocchi, che ieri ha ufficializzato la nascita di una seconda unità di base sangiorgese intitolata a Enrico Berlinguer. A promuovere la scissione, Luigina Zazio, Luigi Catini e Vittorio Di Nicola. Tre anime che già si riconoscevano nel movimento cittadino Città Solidale, ma che adesso prendono le distanze dalloperato del primo cittadino sangiorgese.

Un terremoto politico scuote, quindi, Porto San Giorgio, dove la maggioranza deve già fare i conti con lostruzionismo di unaltra forza interna, i Comunisti Italiani capeggiati da quel Loreto Del Giovane che ha aperto una ferita interna al centrosinistra.

Laccusa è questa: manca il dialogo, chi non la pensa come il sindaco viene isolato e ghettizzato. Parole forti, che vengono ripetute anche quando si tratta di parlare della già esistente sezione diossina sangiorgese, dove la dialettica è diventata ormai unutopia, dice la Zazio.

Nel mirino dei tre anche la gestione della cosa pubblica, ai limiti della legalità, specialmente nel settore dellurbanistica, dove si va vanti solamente a forza di contenziosi e si concedono licenze di edificabilità nonostante i vincoli ambientali e legali. Una situazione che presto, dicono i fondatori della nuova sezione, esploderà come una polveriera.

Per Brignocchi una bella gatta da pelare a solo un anno dalla conquista di Viale Vittorio Veneto: con lui il centrosinistra era tornato ad amministrare dopo i cinque anni di giunta Amici. Ritornano gli spettri di quel 1992, lanno in cui lo stesso Brignocchi dovette dimettersi da primo cittadino ad un anno dalla sua elezione, per il mancato appoggio di una forza di governo.

11/07/2004