Secondo i dati dell’Ufficio Turistico della Regione Marche, nel primo quadrimestre  2004  rispetto al  2003  gli arrivi negli Alberghi sono diminuiti del  39%,  mentre le presenze sono diminuite del  57%!

Gli Alberghi hanno avuto una bassissima occupazione dei posti letto (100 complessivamente): le strutture ricettive stentano a sopravvivere e ne risente tutta l’economia acquasantana, a cominciare dalla disoccupazione ancorata al  23%  (dati della Provincia di  AP). C’è da pensare che gli Alberghi sopravvivono grazie ai loro ottimi ristoranti. Gli Esercizi Complementari hanno invece un trend molto positivo: gli arrivi nel primo quadrimestre del  2004  rispetto al  2003  sono aumenti del   40%,  mentre le presenze sono aumentate del  153%!

L’aumento delle presenze negli Esercizi Complementari va attribuito al Monastero di Valledacqua: fondato nel  970,  ristrutturato di recente e riaperto a giugno  2002. Il Monastero è sempre più apprezzato per motivi storici ed ambientali ed attrae un numero sempre crescente di persone che “desiderano trascorrere un tempo di silenzio e di comunione con Dio, nella condivisione dell’esperienza di preghiera con la comunità monastica, nella ricerca di un contatto più vero con se stessi in una natura ancora incontaminata”.

Dopo la ristrutturazione del Monastero di Valledacqua, della Chiesa di Santa Maria delle Piane di Quintodecimo e del Teatro Combattenti del Capoluogo il territorio di Acquasanta ha fatto un deciso salto di qualità.

Per poter rilanciare il suo tipico turismo, Acquasanta ha urgente bisogno della riapertura delle Grotte chiuse dal  1988, di investimenti nello stabilimento SANTA, dell’avvio del nuovo Stabilimento Termale (progetto  IDSC), dell’arrivo del metano nelle case, della realizzazione della Variante della Salaria (tratto Acquasanta – Trisungo) e di parcheggi (perché non si allarga il piano stradale della Salaria tra la  “Cona”  e Piazza Terme?).

Tutte le opere elencate sono state oggetto di solenni impegni dal  1997  fino alla vigilia delle recenti elezioni provinciali. I risultati sono sotto gli occhi di tutti. E’ grave che non si sistemi neppure la Via del Bagno, piena di auto in sosta vietata e di buche.
     
Invece di risolvere i problemi strutturali per richiamare il turismo estivo e termale, si continua a puntare sull’inutile e costoso  “effimero”  del periodo estivo.  L’ “effimero”  forse risolve i problemi di qualcuno, ma non quelli reali di Acquasanta. Nel marzo scorso mi sono dimesso da Presidente della Pro Loco per lasciare spazio a persone residenti ad Acquasanta (e segnatamente ad un operatore turistico come Presidente), ma soprattutto per richiamare l’attenzione della cittadinanza sui problemi strutturali di Acquasanta. Sul risultato non mi pronuncio.