Settanta aziende marchigiane a rischio pignoramento
| ANCONA La causa è stata dellinefficienza della Regione Marche. La Coldiretti afferma: Inviteremo le imprese a denunciare lente.
La Misura F è lo strumento più innovativo del Psr, poiché riguarda investimenti non produttivi, finalizzati alla salvaguardia del territorio specifica il presidente Giannalberto Luzi -. In pratica, si riconosce il fatto che limpresa agricola non produce solo cibo sano e di qualità, ma anche tutela dellambiente, esattamente in linea con il progetto di rigenerazione del settore lanciato da Coldiretti. Averla di fatto bloccata costituisce un danno doppio: oltre alle aziende, ci rimette lintera società, poiché i rischi di dissesto idrogeologico riguardano tutti.
Tutto è cominciato nel 2002, quando circa duecento imprese hanno presentato domanda per accedere al finanziamento, realizzando gli investimenti e aspettando che la Regione collaudasse il tutto, dando il via libera al pagamento Un iter che sarebbe dovuto durare al massimo tre mesi, ma che si trascina da ben due anni ricorda il direttore di Coldiretti Marche, Dino Tartagni -.
Per circa 18 mesi, gli uffici regionali non si sono mossi. Nel dicembre scorso, dopo continue sollecitazioni di Coldiretti, la situazione si è sbloccata in tre province su quattro, ma non per le settanta aziende del Pesarese. Per effettuare i lavori, la maggior parte delle imprese ha preso in prestito soldi dalle banche, forte del fatto che entro un massimo di tre mesi dallultimazione dei lavori sarebbe stata pagata. Ma ciò non è accaduto e gli istituti di credito stanno avviando le pratiche per rivalersi sulle stesse. Lo scorso 16 giugno una banca ha notificato un atto di pignoramento presso terzi citando il Presidente della Regione Marche e il titolare dellazienda.
A livello politico la Regione ha effettuato una serie di scelte positive, predicando lo snellimento burocratico e dotandosi di strumenti potenzialmente innovativi come il Par, la legge Zootecnica, la legge sugli ogm, ecc. conclude Luzi -. Al momento di tradurre nei fatti queste scelte, la macchina amministrativa regionale non è stata però capace di realizzare gli obiettivi prefissi e ogni discorso di semplificazione e di decentramento si è tradotto in un aggravio di costi, adempimenti non richiesti e ritardi a carico delle aziende.
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20/07/2004
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