Fondi ministeriali disponibili, pratiche per l’elettrificazione della linea ferroviaria Ascoli-Mare in ritardo. L’onorevole di Forza Italia Gianluigi Scaltritti lamenta le lungaggini dei Comuni di Ascoli e San Benedetto, ai quali ha chiesto già da un paio di mesi una semplice lettera per segnalare al ministero delle infrastrutture (che deve ripartire i fondi) l’urgenza di una tale opera, che comprenderebbe anche l’eliminazione del passaggio a livello di Porto d’Ascoli e di un altro a scelta, all’interno.

 

Questa mattina Scaltritti ha avuto un gesto di disappunto nei confronti del sindaco di San Benedetto Martinelli proprio su tale ritardo. “Se i sindaci di Ascoli e San Benedetto avessero scritto le loro lettere un paio di mesi fa, dice l’onorevole, la probabilità di vederci assegnati dei fondi sarebbe maggiore. La discussione riprenderà ora tra settembre e ottobre. Speriamo non sia troppo tardi.”

 

Scaltritti lamenta anche la mancata considerazione di un suo progetto di viabilità per fare di San Benedetto “un grande centro commerciale all’aperto” (seppure a due anni dalla fine del mandato amministrativo): “da tempo propongo la creazione di una sorta di anello viario da viale De Gasperi fino al centro commerciale La Fontana. Il ritorno da qui alla stazione ferroviaria, passando per via Piemonte, con creazione di ampi parcheggi e zone per concerti e altri spettacoli all’aperto, per esempio in piazza San Giovanni Battista. A San Benedetto abbiamo la fortuna di avere molti spazi a disposizione, ma si preferiscono iniziative amministrative di piccolo respiro.”

 

“Tramite una tale opera viaria, conclude Scaltritti, San Benedetto diventerebbe un grande centro commerciale all’aperto. Mentre su scala più vasta l’elettrificazione della ferrovia per Ascoli permetterebbe un potenziamento del trasporto persone e merci. Realizzando ad esempio la piena funzionalità della piattaforma Marconi e del “Centro Intermodale del Tronto””.