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Fecondazione assitita: Il rispetto dell'essere umano, prima di tutto

| ROMA - Si è tenuto a Roma, il 2 e il 3 luglio 2004, presso l'Ateneo Pontificio Regina Apostolorum, il congresso "La fecondazione assistita: profili medici, etici e giuridici"

Il convegno è stato organizzato dalla Facoltà di Bioetica dell'Ateneo Pontificio Regina Apostolorum in collaborazione con l'Università degli Studi di Roma "La Sapienza".

Il convegno ha rappresentato un momento d'approfondimento e di riflessione dopo la recente approvazione della legge italiana, con la partecipazione di numerosi esperti e rappresentanti del mondo culturale, scientifico e religioso.

Particolare attenzione, nel corso del congresso, è stata dedicata agli aspetti etici della fecondazione assistita. Fra i vari relatori, il Prof. Gonzalo Miranda, Decano della Facoltà di Bioetica dell'Ateneo Pontificio Regina Apostolorum, ha sottolineato che "in ogni azione dell'uomo e in ogni applicazione della scienza e della tecnica, è nostra responsabilità considerare le conseguenze e i significati del nostro operare, per agire sempre nel rispetto di ogni essere umano, e soprattutto in difesa di colui o di coloro che potrebbero soffrirne le conseguenze".

 Anche il magistrato Carlo Casini, nel suo intervento, ha voluto fortemente sottolineare questo aspetto. "La giurisprudenza che ha preceduto la L. 40/2004 - ha detto Casini - fa emergere il principio che gli interessi del figlio nato e non ancora nato devono essere tenuti in primaria considerazione. La vera sfida proposta dalla L. 40/2004, per quanto essa sia migliorabile, (ma - auspicabilmente - in direzione opposta a quella perseguita dai suoi detrattori), riguarda la risposta alla domanda fondamentale relativa all'uomo nella fase più giovane della sua esistenza: essere umano o cosa? Soggetto o oggetto? Persona o grumo di cellule?

E' probabile che su questo si incentrerà il dibattito anche giuridico ed è sperabile che la Corte Costituzionale, avanzando nel sentiero che ha già iniziato a tracciare con la sua sentenza n. 35 del 10/2/97, renda esplicito il principio di eguaglianza in ogni fase dell'esistenza umana, portando così a compimento, nel momento più emblematico dell'e!sistenza, quale è il concepimento, il moto storico di liberazione che ha già dato dignità a tante altre categorie di esseri umani".

E' intervenuto al congresso anche il Ministro delle Politiche Comunitarie Rocco Buttiglione, che ha commentato in modo positivo la legge sulla fecondazione assistita.

"E' difficile immaginare che una legge su un problema di questa portata non abbia qualche difficoltà applicativa - ha dichiarato il Ministro - e noi siamo rispettosi del ruolo della magistratura. A me sembra che i pilastri fondamentali della legge siano assolutamente positivi e corrispondano a sentimenti profondi della coscienza popolare. Il luogo della generazione è la famiglia. Ovviamente, i bambini vengono generati anche fuori dalle famiglie. Ma nel caso in cui esista un intervento particolare per favorire la nascita di un bambino, questo va centrato verso il luogo elettivo della generazione che è la famiglia. L'altro pilastro della legge è il diritto alla vita dell'embrione, che resiste rispetto a tutti gli altri diritti. Mi sembra che questi due pilastri siano detti molto bene e con molta forza nella legge. Credo che alla luce di questi due principi fondamentali si possano, poi, risolvere le inevitabili difficoltà applicative".
 
Dopo il congresso sulla fecondazione assistita, l'attività della Facoltà di Bioetica dell'Ateneo Pontificio Regina Apostolorum proseguirà con il terzo corso estivo di aggiornamento in Bioetica, sul tema "Geni, Genetica ed Eugenetica". L'obiettivo è quello di offrire le conoscenze biologiche,
mediche e filosofiche che consentano di capire in modo esauriente e valutare eticamente il complesso fenomeno della manipolazione genetica e le sue ripercussioni sull'ambiente e sulla vita dell'uomo.

Per informazioni: Tel. 06 66527800. Sito Internet: www.upra.org

03/07/2004





        
  



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