La provincia si occuperà dell’area ex Tiro a Segno di Porta Romana. Verificherà se è possibile attuare il progetto proposto dalla ditte Orsini e Calvaresi già accettato dall’Amministrazione Comunale.

 

La Provincia valuterà e si esprimerà anche in virtù del proprio ruolo legislativo. In un accordo di programma, come quello tra la Provincia e il Comune, ci deve essere comunione d’intenti per portare a temine il progetto di riqualificazione urbana.

 

“So che c’è un po’ di tensione intorno all’area ex Tito a Segno” dice il Presidente della Provincia di Ascoli Piceno. Una problematica questa che merita grande attenzione, “coerentemente con quando dicevo, ritengo che il nostro patrimonio storico, paesaggistico, monumentale e archeologico è una risorsa durevole che deve avere priorità assoluta”.

 

Qualora nell’area dell’ex Tiro a Segno ci fosse un sito archeologico, la provincia valuterà attentamente il proseguo del progetto, “eserciterà pienamente la propria funzione”.

 

C’è disponibilità ad una riflessione senza pregiudizi, “non sono ancora nelle condizioni di potermi esprimere pienamente anche perché non ho avuto ancora modo di fare una ricognizione approfondita – aggiunge - un accordo si fa, quando c’è accordo” conclude il Presidente della provincia Massimo Rossi.