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Ricco e ritmato, il Palio del Barone affascina

| TORTORETO - La IV edizione della rievocazione premia il rione Terranuova. Record di pubblico entusiasta, ha presentato Luca di Nicola.

Palio del Barone

Entusiasmo alle stelle e record d’affluenza per la IV edizione del  Palio del Barone. La rievocazione storica che ricorda la visita di Rinaldo di Brunforte e Foresteria degli Acquaviva avvenuta nel 1234 alla baronìa del nobile Roberto, ha riportato inedietro le lancette del tempo a quella straordinaria festa di danze balli e giochi. Due  serate all’insegna del divertimento il 16 e 17 agosto che hanno visto le contrade dei Terravecchia e dei Terranova sfidarsi per la conquista del drappo, hanno caratterizzato il momento culturale voluto dall’Associazione ricreativa e teatrale Due Torri del presidente Ennio Guercioni.
 
Per la cronaca si è imposta, alla fine di un’affascinante duello, quella dei Terranova  con un 4 a 2 che non ammette repliche.

 Ma ciò che più ha eccitato gli animi delle oltre 3 mila persone affascinate e partecipi intervenute è stata l’atmosfera ricca di momenti ludici e con un gran ritmo. Merito oltre che di una programmazione altamente suggestiva anche del coinvolgimento realizzato dal presentatore della serata Luca Di Nicola co conduttore di UnoMattina che dalla prossima settimana ritornerà sugli schermi della Rai. Tra balli e spettacoli medioevali, fachiri, balletti di pregevole studio classico, il volo notturno dei falconi di Patrizio Merelli, i musici e la sfilata delle dame e dei cavalieri, ecco che nulla è stato lasciato al caso.

 L’impegno ha portato allora in piazza anche tantissimi turisti. Tanto che lo spettacolo può a ben ragione essere considerato, anche per ammissione dello stesso assessore regionale alla cultura Bruno Sabatini “una delle manifestazioni estive di maggior pregio” per il suo alto valore storico e per l’efficace capacità di “promuovere le ricchezze del territorio”. Un’impresa che trova il suo fondamento anche nella valorizzazione del centro storico della città rivierasca, tra i più suggestivi d’Abruzzo. E che l’incendio della Torre finale ha reso ancor più suggestivo
 Ecco allora che antichi valori, passioni e tradizioni si fondono con la moderna necessità di offrire spettacoli emozionanti e degni di nota. Ne è convinto anche il presidente della provincia di Teramo Ernino D’Agostino che ha auspicato un “sempre intenso e vitale connubio tra storia e cultura” che anima l’iniziativa.

Il sindaco Domenico Di Matteo ha posto l’accento sull’impegno e la professionalità dell’associazione assicurando il suo sostegno e ringraziando a nome dei cittadini anche gli ospiti che hanno partecipato.
 Alla manifestazione, d’altra parte, è anche legato un importante concorso che ogni anno mette in competizione i migliori artisti abruzzesi per disegnare il drappo che viene consegnato ai vincitori. E quest’anno se l’è aggiudicato una giovane pittrice della quale si sentirà parlare davvero bene in futuro, Sonia di Battista.
 
La due giorni, infine, ha visto il corteggio storico, la benedizione del Palio, la consegna de li doni della terra alla Chiesa, spettacoli e balletti medioevali lunedì. Il corteggio storico con l’omaggio a Foresteria e Rinaldo, le evoluzioni degli sbandieratori campioni d’Italia della Quintana di Ascoli, danze, balletti, l’assegnazione del drappo, la tenzone tra i rioni, l’esibizione del gruppo degli arcieri, la proclamazione e la consegna del drappo ai vincitori e lo spettacolo dei falconieri martedì.

 Ma già lunedì aveva affascinato la performance degli artisti dell’Arca dei Folli che hanno incantato il medesimo pubblico con lo spettacolo di carattere medievale che colpito piacevolmente tutti gli intervenuti.
 
Anche gli originali giochi di entrambe le serate rappresentano uno spettacolo unico nel suo genere in Abruzzo. Dal tiro alla stazza, al lancio dell’anello, al tiro con l’arco, la mungitura delle capre e al taglio del tronco, rispettando la tradizione tutto ha contribuito alla perfetta riuscita di un appuntamento che si ripete orami da 4 anni. E si impone a livello regionale varcando anche i confini abruzzesi. Tutto merito dell’Associazione Due Torri che ha saputo coniugare le moderne esigenze di divertimento con la storia antica.

 Un momento ludico, ricreativo e turistico che rientra a ben ragione tra quelle dalle quali oramai l’Abruzzo non può più prescindere.

19/08/2004





        
  



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