I ragazzi del deserto
Porto San Giorgio | Lassessore ai Servizi Sociali, Elisabetta Baldassarri, incontra i bambini Saharawi, ospiti per un mese in città.
Sono dieci i bambini Saharawi che da domenica sono ospiti del Comune di Porto San Giorgio e di tutte le associazioni che costituiscono la Consulta del volontariato, coordinate da Cristina Totò con la collaborazione dellassociazione Apertamente. Uniniziativa fortemente voluta dallassessore ai Servizi Sociali, Elisabetta Baldassarri, che ha spiegato: Terremo i bambini per un mese allasilo Aporti, vivranno con noi, in giro per la città.
Tante realtà di Porto San Giorgio si sono rese disponibili ad accoglierli, i ristoranti, gli chalet, le attività commerciali sono state molto generose e tantissimi sono gli inviti a cena e le feste che il paese sta organizzando per i piccoli ospiti. Ci è sembrato un modo importante per sensibilizzare la gente ad un dramma dimenticato e sepolto nel deserto. È intervenuta poi Rossana Berini che per lassociazione Rio de Oro coordina il progetto di accoglienza nella provincia di Ascoli Piceno, a Grottammare, Fermo, Porto SantElpidio, San Benedetto e Porto San Giorgio: Il popolo Saharawi vive da 25 anni nella zona considerata tra le più invivibili del nostro pianeta.
La temperatura il luglio e agosto supera i 60° e d'inverno scende sotto lo zero. ll territorio che ospita i campi profughi è di circa 100 kmq, ed è completamente desertico, piatto, ricoperto di sassi e sabbia. I rifugiati Saharawi sono i sopravvissuti al grande esodo: interminabili marce nel deserto, inseguiti dall'aviazione marocchina, nel 1975. Sono vecchi, donne e bambini a popolare le tende e le case di sabbia.
La maggior parte degli uomini sono al fronte a proteggere il fazzoletto di terra conquistato negli anni. Le tendopoli Saharawi, non sono certo un paradiso dove trascorrere le vacanze. E' duro nascere e vivere in un ambiente al limite della sopravvivenza, dove manca il bene più prezioso: l'acqua. In queste condizioni i bambini crescono consapevoli di tutti i disagi e di tutte le esigenze della famiglia e fieri di appartenere al popolo della sabbia. Per in ragazzi Saharawi anche poche settimane da vivere in un clima più salutare possono essere la salvezza. Sono bambini liberi, vivi, con un grande cuore. Sono certa che staranno bene a Porto San Giorgio.
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02/08/2004
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