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Si’ della camera all’etichettatura obbligatoria dell’origine obbligatoria di tutti gli alimenti

| ANCONA - Luzi: “Una vittoria per Coldiretti, imprese e consumatori”, nelle Marche erano state raccolte oltre trentamila firme.

Le oltre trentamila firme raccolte nelle Marche a sostegno di etichette più trasparenti hanno colto nel segno. La Camera ha approvato, infatti, la legge sull'etichettatura di origine obbligatoria di tutti gli alimenti, dando il via libera definitivo a un provvedimento che va nell’interesse delle imprese agricole e di tutti i cittadini.
 
“E’ un grande successo per Coldiretti Marche, che si è spesa per mesi a sostegno della proposta di legge presentata a livello nazionale e coronata da oltre un milione di firme – commenta il presidente Giannalberto Luzi -, ma anche per tutti i consumatori di questa regione, che avranno ora gli strumenti per effettuare una spesa finalmente trasparente, e per le imprese, che si vedranno finalmente riconosciuto quel prezioso valore aggiunto che è il legame col territorio. Insomma, fino a ieri era possibile spacciare per marchigiano dell’olio prodotto con olive del Marocco o della Grecia; ora non più”.
 
La normativa prevede, infatti, l'obbligo di indicare in tutti gli alimenti il luogo di coltivazione o di allevamento della componente agricola impiegata. “E proprio l'etichetta è lo strumento che, assicurando questa trasparenza, aiuta a stabilire un rapporto di fiducia tra imprese e consumatori – continua Luzi -, garantendo al tempo stesso al sistema agroalimentare marchigiano un punto di forza per trainare la ripresa dell’economia, senza lo spauracchio dell’agropirateria”.
 
“Con la nuova legge – aggiunge il direttore di Coldiretti Marche, Dino Tartagni - si è definitivamente completato un percorso di trasparenza che era iniziato con la carne bovina, ed era stato successivamente esteso a ortofrutta, uova e, proprio a partire dal primo agosto, miele. Ora andremo a togliere dall’anonimato tutti gli altri i prodotti alimentari: dal pollame alla carne di maiale, dalle conserve vegetali ai succhi di frutta. E le produzioni marchigiane non avranno che da guadagnarne, al contrario di ciò che pensano quelle componenti della filiera che esaltano il Made in Italy ma non ne vogliono accettare la compiuta applicazione, dando valore alla sola ‘sapienza’ del trasformare”. 
 
I PRODOTTI CON LA CARTA D’IDENTITA’
 
CARNE BOVINAdal primo gennaio 2002 l'etichetta deve riportare il codice di identificazione dei bovini e al Paese di nascita e di ingrasso, di macellazione e di sezionamento. Nel punto vendita, per la carne venduta a taglio, l'etichetta potrà essere sostituita con una informazione fornita per iscritto e in modo visibile.
 
FRUTTA E VERDURA sulle etichette sono obbligatorie le indicazioni dell'origine, della varietà e della categoria.
 
UOVAdal primo gennaio 2004 è obbligatorio il codice sul guscio: il primo numero indica il tipo di allevamento (0 per biologico, 1 all'aperto, 2 a terra, 3 nelle gabbie), il secondo lo Stato in cui è stato deposto (es.IT), seguono le indicazioni relative al codice ISTAT del Comune, alla sigla della Provincia ed infine il codice distintivo dell'allevatore.
 
MIELE Dal primo agosto 2004 è obbligatorio indicare in etichetta il Paese di origine in cui il miele è stato raccolto.

02/08/2004





        
  



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