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Mano tesa di Pompei all’UDC

San Benedetto del Tronto | Intervento del vicecoordinatore comunale di Forza Italia.

di Nazareno Pompei*

Finalmente iniziamo a capire quali sono le idee del senatore Ciccanti e dell’UDC in materia urbanistica perché fino ad oggi il dibattito, forse anche per colpa di Forza Italia, si è sviluppato come se ci fosse un referendum tra Sestri si e Sestri no.
 
La scelta della perequazione è stata fatta dalla maggioranza di centrodestra in campagna elettorale infatti è stato uno dei motivi alla base dei contatti intercorsi, in quel periodo, con la Lista Calvaresi. Ribadendo che FI resta favorevole al criterio urbanistico anzidetto, la stessa chiarisce che non è stata una scelta di Sestri anzi l’assessore si è adeguato a quanto deciso inizialmente dalla maggioranza.
 
Ci sembra importante precisare che la conformazione urbanistica del nostro territorio rende quasi obbligatoria la scelta della perequazione perché già lo sviluppo urbanistico ha dettato una città divisa, per buona parte, in comparti definiti e quindi, a meno che non si voglia stravolgere quanto accaduto negli ultimi trenta anni, dovevamo ridisegnare lo sviluppo della città tenendo conto di questa caratteristica dando la possibilità a tutti i soggetti presenti nel comparto di essere protagonisti.
 
C’è anche una linea programmatica decisa da questa maggioranza che il senatore Ciccanti non cita e cioè che le scelte nei comparti debbono essere fatte dentro una idea generale della città, infatti le linee guida e il Piano Idea approvati devono servire affinché gli accordi di programma, le varianti, ecc., vengano studiati e approvati dentro questo piano programmatico generale che prevede anche un elenco di opere pubbliche e indirizzi prioritari che sono alla base dei patti da stilare con i privati presenti nei comparti.
 
Altro criterio scelto da questa amministrazione è la partecipazione attiva delle realtà sociali alle scelte urbanistiche e amministrative principali. Una partecipazione reale e non formale che prevede un colloquio su idee condivise da chi deve poi votarle e non solo la volontà di sentire le realtà sociali per poi riservarsi la facoltà di decidere.
 
Finalmente stiamo uscendo dal dibattito referendario anzidetto e iniziamo a parlare di ciò che interessa ai cittadini.
 
Forza Italia su questa modalità e scelta di contenuti è pronta però desideriamo che l’UDC sia pronta ad andare fino in fondo.
 
* vicecoordinatore comunale di Forza Italia

25/08/2004





        
  



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