Una Grande Alleanza per San Benedetto
San Benedetto del Tronto | Alceo Spinozzi: "Operare nel vero interesse della collettività evitando, così, di affidarci ad occasionali buontemponi"
di Alceo Spinozzi
Questa fine estate sembra distinguersi più per la grave crisi che ha colpito tutto il settore turistico ed in maniera più marcata gli albergatori, che per lennesimo tormentone stagionale propinatoci dagli attuali inquilini (di maggioranza) del Comune.
Se non è uno scherzo del pallido solleone agostano pare che lesperienza Martinelli sia destinata a concludersi anzi tempo, come è giusto che sia, senza sottoporre ulteriormente luomo ad ulteriori , umilianti vessazioni.
La coalizione che determinava la maggioranza risulta indubbiamente frantumata con limplicito obiettivo di alcuni di rendere meno incerto un futuro che, allo stato attuale, lascia poco spazio allottimismo. E allora, latto di coraggio paventato da un gruppo di consiglieri comunali, seppur grave e difficile, diventa la soluzione più favorevole per uscire da unimbarazzante situazione di stallo politico/amministrativa, restituendo allelettorato il diritto sovrano della scelta.
Non sarebbe, comunque, la sottoposizione ad un giudizio. In fin dei conti, linesperienza di molti, la modesta caratura politica e le inadeguate competenze espresse, possono deporre in favore di un verdetto sostanzialmente assolutorio ovvero per una sospensione condizionale della pena, se la vogliamo tradurre in termini giuridici.
Perseverare però in un interminabile atteggiamento conflittuale e di stagnante immobilismo, risulterebbe si dannoso per i partiti del centro destra che non eviterebbero tra diciotto mesi circa la condanna senza appello con una pesante sconfitta elettorale. Occorre quindi guardare avanti senza recriminazioni o amare riflessioni.
Guardare alla città ed ai tanti problemi da risolvere. E necessario, allora, che tutti si privino di qualcosa. Del piacevole gusto della vendetta; delle segrete speranze del ritorno trionfale per dimostrare di essere più bravi a non litigare pubblicamente; di saper amministrare nella consapevolezza di preservare gli amici dalle fregature e dalle sole. Non è più tempo di pensare al proprio feudo da difendere ed ingrandire quando in gioco cè il futuro della città, che corre il serio rischio di perdere importanti opportunità di sviluppo e di crescita.
Bisogna che tutti, in definitiva, prendano coscienza di questa grave situazione e mettendo da parte rancori e risentimenti, inizino a pensare sul serio al benessere di San Benedetto. Comunque matureranno le cose, occorre convincersi che sarà necessario un discreto quantitativo di G A S per far decollare la prossima amministrazione comunale.
E indispensabile, a mio avviso (su questa proposta invito ad una generale riflessione da parte delle forze politiche, di esponenti della società civile, di professionisti disinteressati, di rappresentanti del mondo del lavoro, imprenditoriale e delle associazioni), che si formi una Grande Alleanza per San benedetto, che vada non solo oltre i partiti, ma vada oltre gli schieramenti, i bipolarismi e le divisioni ideologiche, sostituendo la politica del fare ad ogni costo (ormai superata per i tempi che corrono) con quella del fare bene.
Se è vero che tutti vogliono solo il benessere della città, allora riuniamo attorno ad un tavolo le migliori espressioni politiche, sociali, culturali, professionali ed imprenditoriali scegliendo coloro che offrono le migliori garanzie di governabilità, competenza e capacità, presentandoli al giudizio finale dellelettore.
Avremmo la certezza di avere operato nel vero interesse della collettività evitando, così, di affidarci ad occasionali buontemponi che si ritrovano, loro malgrado, catapultati a ricoprire ruoli che sono molto al di sopra delle modeste capacità possedute.
E una operazione non facile che incontrerà numerosi problemi e difficoltà, che sarà ostacolata in segreto da coloro che apertamente lappoggeranno.
Se ci pensiamo bene, però, è una ipotesi affascinante che tende a svincolare le coalizioni che storicamente si contrappongono, da quei poteri forti che cercano di condizionare ora lamministrazione di centro destra, ora lamministrazione di centro sinistra con lunico obiettivo di raggiungere il loro business.
In definitiva una lista di liste che sia lestratto delle migliori intelligenze della città e che abbia come scopo prioritario un armonico sviluppo economico e sociale di San Benedetto.
Se non è uno scherzo del pallido solleone agostano pare che lesperienza Martinelli sia destinata a concludersi anzi tempo, come è giusto che sia, senza sottoporre ulteriormente luomo ad ulteriori , umilianti vessazioni.
La coalizione che determinava la maggioranza risulta indubbiamente frantumata con limplicito obiettivo di alcuni di rendere meno incerto un futuro che, allo stato attuale, lascia poco spazio allottimismo. E allora, latto di coraggio paventato da un gruppo di consiglieri comunali, seppur grave e difficile, diventa la soluzione più favorevole per uscire da unimbarazzante situazione di stallo politico/amministrativa, restituendo allelettorato il diritto sovrano della scelta.
Non sarebbe, comunque, la sottoposizione ad un giudizio. In fin dei conti, linesperienza di molti, la modesta caratura politica e le inadeguate competenze espresse, possono deporre in favore di un verdetto sostanzialmente assolutorio ovvero per una sospensione condizionale della pena, se la vogliamo tradurre in termini giuridici.
Perseverare però in un interminabile atteggiamento conflittuale e di stagnante immobilismo, risulterebbe si dannoso per i partiti del centro destra che non eviterebbero tra diciotto mesi circa la condanna senza appello con una pesante sconfitta elettorale. Occorre quindi guardare avanti senza recriminazioni o amare riflessioni.
Guardare alla città ed ai tanti problemi da risolvere. E necessario, allora, che tutti si privino di qualcosa. Del piacevole gusto della vendetta; delle segrete speranze del ritorno trionfale per dimostrare di essere più bravi a non litigare pubblicamente; di saper amministrare nella consapevolezza di preservare gli amici dalle fregature e dalle sole. Non è più tempo di pensare al proprio feudo da difendere ed ingrandire quando in gioco cè il futuro della città, che corre il serio rischio di perdere importanti opportunità di sviluppo e di crescita.
Bisogna che tutti, in definitiva, prendano coscienza di questa grave situazione e mettendo da parte rancori e risentimenti, inizino a pensare sul serio al benessere di San Benedetto. Comunque matureranno le cose, occorre convincersi che sarà necessario un discreto quantitativo di G A S per far decollare la prossima amministrazione comunale.
E indispensabile, a mio avviso (su questa proposta invito ad una generale riflessione da parte delle forze politiche, di esponenti della società civile, di professionisti disinteressati, di rappresentanti del mondo del lavoro, imprenditoriale e delle associazioni), che si formi una Grande Alleanza per San benedetto, che vada non solo oltre i partiti, ma vada oltre gli schieramenti, i bipolarismi e le divisioni ideologiche, sostituendo la politica del fare ad ogni costo (ormai superata per i tempi che corrono) con quella del fare bene.
Se è vero che tutti vogliono solo il benessere della città, allora riuniamo attorno ad un tavolo le migliori espressioni politiche, sociali, culturali, professionali ed imprenditoriali scegliendo coloro che offrono le migliori garanzie di governabilità, competenza e capacità, presentandoli al giudizio finale dellelettore.
Avremmo la certezza di avere operato nel vero interesse della collettività evitando, così, di affidarci ad occasionali buontemponi che si ritrovano, loro malgrado, catapultati a ricoprire ruoli che sono molto al di sopra delle modeste capacità possedute.
E una operazione non facile che incontrerà numerosi problemi e difficoltà, che sarà ostacolata in segreto da coloro che apertamente lappoggeranno.
Se ci pensiamo bene, però, è una ipotesi affascinante che tende a svincolare le coalizioni che storicamente si contrappongono, da quei poteri forti che cercano di condizionare ora lamministrazione di centro destra, ora lamministrazione di centro sinistra con lunico obiettivo di raggiungere il loro business.
In definitiva una lista di liste che sia lestratto delle migliori intelligenze della città e che abbia come scopo prioritario un armonico sviluppo economico e sociale di San Benedetto.
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28/08/2004
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