Due intere comunità si sono fermate, oggi pomeriggio, per tributare un ultimo commosso saluto a Laura Santori Rosa, la giovane sposina morta dopo un coma lungo un mese a seguito di un malore che l'ha colpita in casa sua, a Bivio Cascinare.

La chiesa del quartiere Faleriense, quartiere di origine della giovane sposina e nel quale vive la sua famiglia, è apparsa troppo piccola per contenere un dolore tanto grande. Un dolore ancora più amaro se si pensa che per un mese lei era lì, stasa su un letto d'ospedale, senza che nessuno potesse fare altro che non fosse attendere e pregare.

Nemmeno le veglie di preghiera, organizzate nella sua parrocchia di Cascinare - Santi Angeli Custodi - sono servite a strapparla dal suo triste destino. Un destino segnato un mese fa quando, alle prime luci dell'alba, Laura si è svegliata accusando un malore e perdendo i sensi tra le braccia del marito Roberto che nulla ha potuto se non chiamare aiuto ed attendere l'arrivo dei sanitari che si sono subito trovati davanti ad una situazione piuttosto preoccupante.

Un mese di coma poi il triste epilogo: oggi pomeriggio le comunità di Porto Sant'Elpidio e quella di Sant'Elpidio a Mare - che l'aveva accolta all'indomani del matrimonio nella nuova vita da giovane sposa - non hanno potuto fare altro che salutare, in un triste silenzio, la dolce Laura.