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Gli auguri e le riflessioni dell'assessore all'istruzione Ugo Ascoli

| ANCONA - In occasione dell'avvio del nuovo anno scolastico.

In occasione dell’inizio del nuovo anno scolastico, l’assessore regionale alle Politiche dell’Istruzione Scolastica, Ugo Ascoli ha rivolto a studenti e insegnanti un saluto augurale, in una dichiarazione che analizza anche l’attuale situazione della Scuola in Italia e nella nostra regione.
                 
“Intendo formulare i migliori auguri ai ragazzi e a tutto il personale della scuola per una nuova stagione scolastica soddisfacente e proficua. Mai come quest’anno, alla luce dei tragici avvenimenti che hanno riguardato anche i bambini e gli adolescenti, si sente l’esigenza di quell’atmosfera di tranquilla operosità e di serena cooperazione che solo nella scuola si può creare.
Purtroppo l’inizio dell’anno scolastico è caratterizzato da tensioni e polemiche: le famiglie debbono spendere di più per acquisire libri e materiali didattici; molti insegnanti stanno aspettando le nomine che potrebbero arrivare anche all’ultimo momento; c’è un diffuso timore che i tagli rilevanti degli organici, la contrazione del tempo pieno e la riduzione degli ‘insegnanti di sostegno’ possano arrecare danni rilevanti soprattutto agli allievi più fragili, che hanno bisogno di maggiori attenzioni; in alcuni comuni, specialmente della montagna o dell’alta collina, sindaci, professori e famiglie protestano per la soppressione di sezioni, classi o indirizzi.
   La politica governativa, nonostante si faccia un gran parlare di riforma, sta spingendo l’istruzione pubblica verso un processo di sensibile dequalificazione.  Si rischia di ritornare ad un clima da ‘anni Cinquanta’ con una scuola che , ancor più di quanto già oggi non avvenga, selezioni soprattutto in base al reddito, e non al merito:  tale è il senso dell’anticipo della scelta  dopo l’obbligo scolastico, tale è il significato complessivo della annunciata riforma della scuola secondaria che, nonostante la previsione delle cosiddette ‘passerelle’, approfondirà in modo drammatico le distanze fra i licei e l’istruzione professionale.
Nelle Marche le istituzioni scolastiche stanno affrontando tutte le ‘novità’ del Ministero con grande attenzione: si fa ciò che le nuove normative  impongono, ma nello stesso tempo si cerca di innovare nella didattica e di contrastare la dispersione scolastica, così come di integrare i molti nuovi allievi immigrati e provenienti spesso da paesi extra-comunitari.
Attualmente abbiamo 204.343 allievi nelle 278 scuole della Regione, di cui 31.643 nella scuola dell’infanzia, 63.902 nella scuola primaria,  41.398 nella scuola secondaria di primo grado e 67.400 scuola secondaria di secondo grado .
Nella graduatoria delle Province compare al primo posto la Provincia di Ancona con 62.167 allievi, seguita dalla Provincia di Ascoli Piceno (54.250), dalla Provincia di Pesaro (45.914) e infine dalla Provincia di Macerata (42.012). Gli alunni stranieri erano 12.587 nel 2003; quest’anno superano i 13.000.
Un universo in cui le sperimentazioni in atto nella didattica sono non poche e di buona qualità,  i processi di integrazione degli immigrati stanno procedendo con grande intensità, la progettazione di scambi con il mondo del lavoro (dallo stage al tirocinio alla semplice visita) ha acquisito ormai una sua solidità, la partecipazione a progetti di partenariato con altri paesi europei o con altre istituzioni non è più una novità.
La vitalità della scuola deve moltissimo  alla buona volontà di insegnanti e dirigenti scolastici, non pochi dei quali conservano ancora entusiasmo e passione. Non è, infine,  da sottovalutare la fitta trama di rapporti che si sta creando con i Centri per l’Impiego e per la Formazione gestiti dalle Province, così come con il mondo camerale e delle associazioni di categoria.

In queste settimane sta finalmente per decollare un importante progetto sperimentale per combattere la dispersione scolastica, rivolto ai quattordicenni delle Marche che stanno decidendo o hanno appena deciso di interrompere il proprio percorso formativo: la Regione, la Direzione Regionale Scolastica e le Province, unitamente ai rappresentanti dei Comuni e delle Comunità Montane, si impegneranno in tutto il territorio regionale per combattere questo grave fenomeno, a tutt’oggi uno dei maggiori fattori di esclusione sociale.    
La Regione Marche intende orientare tutti i suoi sforzi per contrastare innanzitutto una politica nazionale di tagli e di dequalificazione della istruzione pubblica e per promuovere , allo stesso tempo, una qualità sempre maggiore dei processi formativi nel mondo dell’istruzione, così come in quello della formazione professionale.
L’innovazione organizzativa e didattica, la lotta alla dispersione scolastica, le politiche per garantire il successo formativo, la certificazione reale delle competenze, la messa in rete del sistema e il suo continuo monitoraggio, la creazione di strumenti che assicurino una partecipazione non rituale ed autentica degli attori fondamentali alla elaborazione ed alla realizzazione delle politiche formative, costituiscono le linee principali sulle quali ci muoveremo nei prossimi mesi.”

13/09/2004





        
  



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