Teatri Invisibili: Il consuntivo di Piergiorgio Cinì
San Benedetto del Tronto | "Ottima partecipazione di pubblico e alta qualità degli artisti".
Si chiude il sipario. Con unottima partecipazione di pubblico e unalta qualità degli artisti intervenuti, si è conclusa domenica scorsa la decima edizione dei Teatri Invisibili, tenutasi dal 3 al 19 settembre presso il Teatro dellOlmo di San Benedetto del Tronto, il Teatro Comunale di Porto San Giorgio e la Sala Kursaal di Grottammare.
Si dichiara soddisfatto Piergiorgio Cinì, del Laboratorio Teatrale Re Nudo di San Benedetto, per lennesima avventura felicemente portata al termine: In una città dove la disputa più accesa a livello culturale sembra essere quella tra Veline e Miss Italia, i Teatri Invisibili costituiscono unisola di resistenza umana e artistica.
Lobiettivo di questanno, raggiunto con successo, era quello di offrire proposte di qualità che partano da un discorso di ricerca. In queste due settimane prosegue Cinì, si è riscontrato un livello artistico ragguardevole: pur nella eterogeneità delle proposte, le compagnie hanno mantenuto un forte impatto emotivo e di spettacolarità nei confronti del pubblico.
I nove gruppi partecipanti sono venuti qui da noi perché credono fortemente a questo progetto, alla nostra idea degli Invisibili, un progetto necessario per dare spazio e voce a chi non riesce a trovarla nei circuiti ufficiali
Molti di questi gruppi hanno dato un grande rilievo al recupero della parola e del testo, un testo che ha ritrovato un ruolo fondamentale, che supera quel teatro prettamente iconografico, che non lasciava spazio alla passione, al sentimento, allemozione, al coinvolgimento reale di un pubblico che vive il teatro come un evento di crescita, un momento comunitario.
Prospettive per il futuro? La speranza è quella di poter ripotenziare la rassegna, ridando vita alla sezione di auto-convocazione delle compagnie, che dava spazio ad attori e compagnie più in ombra, lontanissimi dai grossi circuiti economici e dai finanziamenti statali. Era proprio questa la sezione che più ci caratterizzava, anche perché le richieste di partecipazione che ancora continuano a pervenire nella nostra segreteria sono veramente tantissime.
Ecco, solo nel ritorno delle compagnie autoconvocate, gli Invisibili potranno recuperare a pieno la loro originaria connotazione, anche tenendo conto che grandi festival teatrali come Avignone seguono lo stesso percorso, che resta vitale per il mondo dello spettacolo. La nuova linfa la trovi lì: nei festival ricchi di fermento.
Il rapporto con le istituzioni? La nuova situazione amministrativa provinciale potrebbe ridare grande respiro ad un progetto come i Teatri Invisibili, unico in campo nazionale. Ad esempio, una nostra idea per i prossimi anni potrebbe essere quella di continuare a spaziare nei più diversi campi artistici vicini al teatro. Più o meno sulla scia di ciò che abbiamo fatto questanno con Figura umana della compagnia Agar, dedicato alla pittura di Francis Bacon.
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21/09/2004
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