Il perchè di questa manifestazione, della conferenza di sabato mattina e della mostra micologica di ieri pomeriggio, possiedono un solo nome, ovvero la promozione di un prodotto poco noto della nostra zona, molto pregiato che potrebbe rappresentare una grande risorsa anche sotto il profilo turistico. La festa del fungo ieri si è svolta all’interno della palestra comunale, trovando comunque una giusta risposta dagli ospiti che hanno gradito l'ubicazione di fortuna causa pioggia.

Reperire i funghi in esposizione non è stato facile, ma alla fine sia la mostra che la sagra di degustazioen hanno ottenuto un enorme successo. “Questi giorni non son stati proprio ideali – ha commentato il vice presidente dell’associazione Micologica Cesare Curi – per la raccolta dei funghi, siamo riusciti comunque a trovare 60 specie della zona. Grazie anche alla collaborazione dei soci che annovera appassionati in tutta la Zona da Civitavona Marche ad Amandola. La Conferenza ha offerto un buono spunto a questa manifestazione, che altro non è se non un sistema per promuovere questo prodotto. In questa zona possediamo funghi d’ottima qualità ed anche un tartufo nero pregiatissimo solo che è poco conosciuto. Se ben pubblicizzati, i funghi potrebbero divenire un prezioso sistema di promozione gastronomica e turistica della zona”.

All'interno della mostra posti con piacevoli accostamenti di colori e composizione floreali, c'erano i funghi con caratteristiche e nome proprio: boletus Vinicola alias Porcino, Piopparelli, Manine una varietà di forme e colori da scatenare la fantasia senza mettere da parte gli odori che hanno leteralmente riempito tutta la palestra. Vicino ai funghi erano esposti altri prodotti tipici della zona: vino cotto, grappa olio e frutta tanto per rendere l'offerta di prodotti loocali totale.

“E’ stata una avventura organzzare gli stand in così poco tempo e dentro alla palestra – ha commentato Donatella Morici presidente Pro Loco – ma siamo lieti di aver accettato l’invito dell’amministrazione e del gruppo micologico. Gli ospiti vengono da tutta la Regione, Ancona, Porto San Giorgio, Teramo e sono veramente tanti, intorno alle 13 avevamo già preparato qualcosa come 300 pasti”.

Insomma una festa ben riuscita, che deve essere migliorata ancora. “Credo che il futuro del turismo – ha commentato il sindaco Giovanni Carelli – siano appunto feste come questa fuori dai calendari estivi. Feste che richiamano un pubblico di appassionati preparati, e posso dire che in questi giorni gli agrituismo della zona hanno ospitato dei visitatori, magari in futuro bisognerà creare maggiori strutture recettive. La festa del fungo cresce ogni hanno fatta eccezzione la sfortunata edizione dello scorso settembre quando arrivo il Black out nazionale. La fortuna della festa arriva grazie a due semplici fattori: qualità dei prodotti e della gastrobomia e prezzi contenuti per offrire al pubblico una buona degustazione”.