Dal consigliere Tosoni (PdCI) riceviamo e pubblichiamo.

 

"Vorrei esprimere il disappunto e la condanna – mia e del Partito che rappresento – contro la proposta del governo di tagliare i fondi statali all’Anpi, taglio che significa di fatto l’estinzione di questa associazione, che viene falsamente giustificato da esigenze e difficoltà di bilancio.

 

Si cerca palesemente di riscrivere la storia recente della nostra nazione (non dimentichiamo che 60 anni di storia sono praticamente un nulla in un panorama storico generale) cercando di cancellare dalle memorie delle persone quello che è stato e ha rappresentato il periodo tra il 1943 ed il 1945, cioè il periodo della guerra di liberazione.

 

Un revisionismo che cerca di cambiare le carte in tavola della nostra storia recente.

 

E quindi, invece di ricordare, invece di stimolare quello che un giudice della Repubblica in un suo libro ha chiamato “Il vizio della memoria”, quella vera, si cerca di indebolire e quindi di cancellare questa memoria storica per poi riscriverla falsificandola, dimenticando e offendendo quelle generazioni che hanno combattuto il nazifascismo in Italia e quanti hanno potuto trarne benefici quali cittadini di una Repubblica Democratica.

 

Tutto questo non è accettabile, soprattutto a ridosso di un anniversario importante come quello dei 60 anni dalla liberazione.

 

L’atteggiamento del governo non desta assolutamente stupore. Non è una novità che questo periodo storico non piaccia a chi sta governando il nostro Paese, come non è una novità l’intenzione di voler far passare un giudizio assolutorio sul ventennio, ridimensionando la resistenza e la guerra di liberazione, che non è qualche cosa di vecchio, obsoleto e sbiadito, da dimenticare e mettere in soffitta, ma una memoria storica e politica viva che deve guidare le giovani generazioni, tra le quali mi permetto di inserire anche la nostra.