I sottoscritti consiglieri comunali, Loriana Dichiara, Lino Liberati Tolmino Rossi, Bruno Belleggia. Toscanelli Sergio, premesso che nella proposta di riordino dei presidi ospedalieri, redatta dall’Assessore Regionale Alla Sanità è stata sancita la definitiva chiusura dell’ospedale di Montegiorgio e del locale punto di primo intervento;

Ritenuto che  sin dal 1999 era noto ai sindaci del Fermano  che era in atto una modifica dell’assetto sanitario in forza della quale in ogni ASL  i servizi sanitari ospedalieri sarebbero stati garantiti solo dall’ospedale di rete e da quegli ospedali che sarebbero stati qualificati ospedali di polo e/o di supporto a quello di rete;

Rilevato che l’unico documento ufficiale con il quale il Sindaco di Montegiorgio ha richiesto tale qualifica per Montegiorgio, risale al novembre 2003, ed è stato redatto dal Comitato spontaneo  intercomunale per la difesa della salute dei cittadini della Media Valle del Tenna e la tutela del Diotallevi, e fatto proprio dai sottoscritti consiglieri che l’hanno sottoposto all’approvazione dei Sindaci della Media Valle del Tenna e del Consiglio Comunale di Montegiorgio;

Considerato comunque che in precedenza  sia l’ex sindaco Sforza che l’attuale sindaco Achilli, pur avendo partecipato a tutte le conferenze dei sindaci in tema di sanità, non avevano mai chiesto la qualifica di ospedale di supporto e/o di polo per il nosocomio di Montegorgio e che, anzi, hanno dato il proprio assenso a che tale qualifica venisse assegnata all’ospedale di Sant’Elpidio a Mare, cosicché hanno implicitamente autorizzato l’assessore Regionale alla Sanità a stabilire la chiusura del Diotallevi, con gravissimi pregiudizi per i cittadini di Montegiorgio;

Rilevato che ad oggi il Sindaco di Montegiorgio, nonostante le vibranti  proteste dei cittadini  per la chiusura notturna del Pronto Soccorso, manifestate al consiglio comunale aperto del 29 luglio 2004, non ha adottato alcun provvedimento contro detta decisione e non ha neppure richiesto formalmente la convocazione urgente della conferenza dei Sindaci;

Ritenuto che l’impegno del Sindaco di Montegiorgio per salvare l’ospedale Diotallevi non può essere ravvisato nella passiva partecipazione alle conferenze dei Sindaci  o agli incontri istituzionali in tema di sanità, senza che in tali sedi abbia mai chiesto o comunque formalizzato la richiesta della qualifica di ospedale di polo e/o di supporto per il Nosocomio di Montegorgio;

Ritenuto che neppure alla conferenza dei Sindaci tenutasi il 23 dicembre 2003, nonostante un preciso mandato ricevuto dal precedente Consiglio comunale aperto  tenutosi a Montegiorgio,. il Sindaco di Montegiorgio ha richiesto la qualifica di ospedale di supporto e/o di polo per il nosocomio Montegiorgese, proponendo invece un emendamento che addirittura prevede la chiusura del Punto di primo intervento nelle ore notturne e che ad oggi nulla ha fatto (a parte –si ripete-  partecipare passivamente alle varie riunioni elencate dallo stesso Sindaco nell’assemblea pubblica del 24 c.m. )  affinchè tale  emendamento che egli stesso ha definito essere scaturito da un errore venisse rettificato dalla Conferenza dei Sindaci;

Attesa l’urgenza di avviare iniziative concrete per impedire l’imminente smantellamento del Diotallevi e, comunque, per manifestare un forte dissenso nei confronti dell’operato dell’assesore Regionale alla Sanità,

Al Sindaco di Montegiorgio di attivarsi immediatamente , in sintonia con le proposte emerse nel corso della pubblica assemblea tenutasi il 24 c.m alla Sala Parrocchiale Manzoni,  per organizzare una prima civile  manifestazione di protesta direttamente in Ancona presso la sede del Consiglio Regionale Marche per il giorno 4 ottobre p.v.,  contattando i Sindaci della Media Valle del Tenna e sensibilizzandoli ad una massiccia partecipazione, organizzando un pulman  e sensibilizzando ed informando con ogni mezzo  la popolazione per una folta partecipazione;

Chiedono, inoltre, che richieda formalmente e immediatamente la convocazione con la massima urgenza di una conferenza straordinaria  dei Sindaci ,m aperta al pubblico, da tenersi a Montegiorgio, per discutere e concordare con i 32 Sindaci della zona territoriale 11, eventuali iniziative da adottare nei confronti della Regione Marche per il potenziamento dei servizi sanitari e ospedalieri nel Fermano e per il mantenimento e il potenziamento dell’ospedale di Montegriogio che deve essere qualificato come ospedale di polo e/o di supporto a quello di rete di Fermo.

Offrendo, come sempre, la loro collaborazione  e convinti che un  un’azione compatta e trasversale di  tutte le forse politiche e sociali possa ancora salvare l’ospedale di Montegirogio, e restando in attesa di conoscere, con estrema sollecitudine,   le Sue determinazioni in merito alle richieste di cui sopra, inviamo distinti saluti.