Concrete soluzioni alla crisi in atto nel settore calzaturiero sono state elaborate da parte delle associazioni di categoria. In proposito,  nei giorni scorsi,  è stato presentato un progetto ai sensi della D.G.R. n. 435  del  20.04.2004, modificata ed integrata dal Decreto n. 263 del 13 maggio 2004 dal titolo: “Network Agreement”. I soggetti promotori sono la CNA (ente capofila), l’Assindustria, la Confartigianato e il Consorzio Elmec.

Le finalità del progetto  sono la valorizzazione dell'eccellenza del posizionamento delle imprese del distretto; tutelare i valori culturali ed imprenditoriali del distretto calzaturiero e promuoverne la conoscenza e la diffusione, promuovere l’etichettatura di origine e la tracciabilità, a garanzia della qualità e della tutela sociale ed ambientale (come protezione no-price e contro il dumping sociale ed ecologico dei paesi terzi) per le calzature prodotte nel distretto, favorire la collaborazione tra le imprese attraverso la identificazione delle opportunità di sviluppo, le relazioni con i partner ed il consumatore, la comunicazione e dell'immagine collettiva.

 

“Si tratta di misure che riteniamo necessarie per assicurare la sopravvivenza del distretto – hanno detto i soggetti proponenti -  attraverso la realizzazione di  un piano integrato di azioni con un triplice obiettivo che è quello di aumentare il potere contrattuale delle imprese terziste nei confronti dei committenti, incrementare la competitività del territorio per bloccare il fenomeno dello spostamento produttivo e attrarre ulteriori investimenti, favorire la nascita di strumenti associativi temporanei o permanenti  volti al raggiungimento del mercato finale e quindi una maggiore indipendenza dai clienti industriali”.

 

L’attuazione di tale progetto avrà inevitabilmente delle positive ricadute sullo stesso distretto calzaturiero che potrà avere una maggiore promozione della cultura dell'eccellenza, come insieme dei valori più alti dello stile di vita italiano, di cui sono espressione il modo di operare ed i prodotti delle imprese del distretto, lotta alla contraffazione e promozione della cultura del prodotto originale, riduzione delle barriere alla libertà degli scambi nel commercio internazionale

E tutto questo attraverso un’azione specifica di marketing territoriale finalizzata alla : esaltazione delle competenze specifiche, volto ad attrarre gli interessi e gli investimenti delle maison del lusso e a rinvigorire il marchio d’origine. Per quanto riguarda l’internazionalizzazione il progetto prevede la realizzazione di azioni pilota di penetrazione commerciale in aree di mercato ritenute dagli stessi operatori economici molto interessanti come i nuovi dieci stati membri dell’Unione Europea, oltre alla Cina alla Russia e al Giappone e ai Balcani.