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“Fino all’ultima goccia”. Dibattito alla Festa di Rifondazione Comunista

Ascoli Piceno | L’acqua un diritto o una necessità, pubblica o privata?

di Federico Biondi

Ospiti alla festa di Rifondazione Comunista per il dibattito fino all’ultima goccia. La privatizzazione dell’acqua, il presidente della Provincia di Ascoli Piceno Massimo Rossi, Ugo Cittadini di Rifondazione Comunista, Paolo Prezzavento responsabile di Lega Ambiente, Emidio Speranza consigliere di amministrazione ed ex Presidente del Ciip s.p.a. Ascoli, Massimo Martelli componente di Ascoli Social Forum  
 
Ci sono state delle leggi a livello nazionale che hanno trasformato i consorzi idrici in società per azioni, “non so che cosa centri una società per azioni che sono finalizzate alla remunerazione di un capitale con l’acqua – dice Il presidente della provincia Massino Rossi – la legge quadro sulla gestione delle acque afferma che deve essere gestita con l’ottica del risparmio”.
 
Come è noto una società per azione non può favorire il risparmio dell’acqua perché così facendo diminuirebbe il suo fatturato. Una contraddizione di termini. L’ideale è che si possa tornare indietro rispetto a questa forma gestionale dell’acqua ad uso pubblico.
 
Molti credo che l’amministrazione pubblica produca delle inefficienze mentre il privato funzioni meglio, ma la storia di questi anni ci racconta qualcosa di diverso: se il privato fosse così forte non ci sarebbe la crisi delle principali aziende private italiane.
 
È importante sottolineare che se gli utenti vengono informati sulla qualità dell’acqua che esce dal rubinetto della propria abitazione, sul suo prelievo, sul regime tariffario, la qualità del servizio e l’efficienza dell’azienda pubblica non può che aumentare.
 
In parlamento entrambi gli schieramenti, centro destra e centro sinistra, sono divisi al loro interno.
Una spaccatura che nasce da una gestione dei servizi pubblici dove si pensava che la cosa migliore fosse la privatizzazione.
 
Infatti politicamente si pensa che il privato è comunque migliore del pubblico. La storia ci da una idea diversa “i sondaggi prodotti dall’associazione dei comuni d’Italia come altre associazioni ci dicono che in questi ultimi anni i cittadini, in grande maggioranza, preferiscono garanzie da parte del pubblico che l’inserimento del privato in servizi e beni, come quello dell’acqua” conclude Massimo Rossi.
 
Molteplici le problematiche su un tema importante e articolato come quello dell’Acqua.
 
Nel nostro territorio, che è uno dei meglio serviti, manca ancora un buon trenta percento di reti fognarie, “bisognerà spendere delle risorse enormi – dice Speranza – anche in vista degli impegni intrapresi a breve con la comunità europea, nel duemilacinque bisognerà munirsi di strutture impiantistiche in modo tale da garantire i bisogni igienico sanitari della popolazione”.
 
Polemizza Paolo Prezzavento di Lega Ambiente, “la tassa diritto fisso fogna e depurazione è stata imposta ai contribuenti dall’amministrazione comunale di Ascoli– aggiunge – una tariffa introdotta nel duemila in attesa che nel duemilatre iniziasse la gestione dall’Ato (Autorità di Ambito Territoriale Ottimale) dell’acqua pubblica. La recente moria di pesci sul fiume Tronto dimostra che c’è qualcosa che non va nel servizio di depurazione, nonostante la tassa”.
 
Da non trascurare il problema che si genera nelle falde acquifere a causa delle inclusione saline e di agenti inquinanti e il loro sfruttamento per uso industriale e agricolo, “irrigare i campi con acqua inquinata è un grande problema – dice Ugo Cittadini -  inoltre l’iper-sfruttamento delle falde acquifere destinate ad uso potabile come è accaduto nel massiccio del Gran Sasso d’Italia dov’è stato creato un enorme danno ambientale”.
 
Assistiamo da un paio di decenni al fenomeno climatico del riscaldamento del globo, causando la diminuzione dei giorni di pioggia e i grandi eventi piovosi sicuramente non garantiscono un approvvigionamento delle acque nelle falde. Siamo di fronte ad un decremento costante della riserva di acqua, il problema se non arginato inevitabilmente diventerà sempre più grande e grave.

04/09/2004





        
  



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