Critiche ai rallentatori di velocità semaforci lungo la strada Provinciale ex 210.
Falerone | Alcune considerazioni sui semafori sono state sollevate dall'ex consigliere comunale Nello Trapananti direttamente all'attenzione del Presidente della Provincia Massimo Rossi.
di Alessio Carassai
Le critiche sono state rivolte direttamente al Presidente della Provincia Massimo Rossi proprio perchè domani sera, sarà ospite di un incotro dibattito sulla viabilità della media valle del Tenna che si svolgerà a Piane di Montegiorgio.
"Carissimo Presidente - ha iniziato Nello Trapananti - mi permetto di usare un tono poco formale grazie alla nostra reciproca conoscenza. Come cittadino ed ex amministratore che per primo ha creduto e voluto realizzare la rotatoria di Piane di Montegiorgio, per dare sicurezza e fluidità al traffico in un punto fino ad allora fortemente critico, voglio esternare pubblicamente alcune mie riflessioni e perplessità relative a recenti opere effettuate sulla Provinciale n° 239 ex Ss 210.
Credo che qualcuno in questa Provincia, invece d'indirizzare i propri sforzi al miglioramento della viabilità e della sicurezza sulla Provinciale sia riuscito persino a vanificare lefficacia della rotatoria costruita dal Comune nella frazione Piane.
Durante il mese appena trascorso, vedendo che in località Piane di Montegiorgio, lungo la Provinciale n° 239, allaltezza di un albergo ristorante il cui perimetro si è espanso nel tempo fino a rasentare quasi il margine dellasfalto, si stavano svolgendo dei lavori d'installazione di un semaforo, ho pensato come tanti passanti che si trattasse delladeguamento di un lampeggiante, a cui ci eravamo ormai abituati, che non so per quale motivazione era stato lì collocato molto tempo fa, primo ed unico per diversi anni, come una primizia lungo tutta la Ss 210. Qualcuno però diceva già che si trattava invece della installazione di un vero e proprio semaforo idoneo a rallentare con il segnale rosso i veicoli che superassero il limite di velocità esistente di 70 km orari, come in uso ormai in prossimità di alcuni centri abitati. Considerata la distanza fra questo impianto e linizio effettivo e visibile della frazione Piane, queste voci sembravano uno scherzo.
Oggi, a lavori ultimati, si può constatare che non era affatto un adeguamento, né uno scherzo né una prova, poiché percorrendo quella strada in ambedue i sensi ci troviamo di fronte ad un semaforo rosso che diventa verde quando oramai si è quasi fermi dando luogo a confusione, code, già a qualche incidente e sicuramente procurando un reale e generalizzato pericolo. Si è potuto constatare inoltre che in presenza di notevole traffico limpianto crea lunghe code di auto in particolare nelle ore di punta. Tali code si ripongono ovviamente alla rotatoria distante circa 1 km vanificando la funzione della stessa che fino ad oggi ha garantito sicurezza e fluidità. Inoltre, come se non bastasse, ed a completamento di questo capolavoro di genialità, il semaforo è stato dotato di attraversamento pedonale a chiamata che blocca il flusso dei veicoli nei due sensi di marcia".
Durante il mese appena trascorso, vedendo che in località Piane di Montegiorgio, lungo la Provinciale n° 239, allaltezza di un albergo ristorante il cui perimetro si è espanso nel tempo fino a rasentare quasi il margine dellasfalto, si stavano svolgendo dei lavori d'installazione di un semaforo, ho pensato come tanti passanti che si trattasse delladeguamento di un lampeggiante, a cui ci eravamo ormai abituati, che non so per quale motivazione era stato lì collocato molto tempo fa, primo ed unico per diversi anni, come una primizia lungo tutta la Ss 210. Qualcuno però diceva già che si trattava invece della installazione di un vero e proprio semaforo idoneo a rallentare con il segnale rosso i veicoli che superassero il limite di velocità esistente di 70 km orari, come in uso ormai in prossimità di alcuni centri abitati. Considerata la distanza fra questo impianto e linizio effettivo e visibile della frazione Piane, queste voci sembravano uno scherzo.
Oggi, a lavori ultimati, si può constatare che non era affatto un adeguamento, né uno scherzo né una prova, poiché percorrendo quella strada in ambedue i sensi ci troviamo di fronte ad un semaforo rosso che diventa verde quando oramai si è quasi fermi dando luogo a confusione, code, già a qualche incidente e sicuramente procurando un reale e generalizzato pericolo. Si è potuto constatare inoltre che in presenza di notevole traffico limpianto crea lunghe code di auto in particolare nelle ore di punta. Tali code si ripongono ovviamente alla rotatoria distante circa 1 km vanificando la funzione della stessa che fino ad oggi ha garantito sicurezza e fluidità. Inoltre, come se non bastasse, ed a completamento di questo capolavoro di genialità, il semaforo è stato dotato di attraversamento pedonale a chiamata che blocca il flusso dei veicoli nei due sensi di marcia".
Proprio da qui nascono le maggiri perplessità. "Soprattutto su tale attraversamento - ha continuato Trapananti - a chiamata mi permetto di sollevare un dubbio sulla legittimità, poiché di fatto diventa servizio esclusivo di una attività privata in quanto in zona non insiste alcuna struttura pubblica o assimilabile, tantomeno una costante e continuativa presenza di traffico pedonale che potrebbe giustificarlo. Le domande che io rivolgo, ma che molti si fanno sono queste:
Esiste uno studio approfondito che abbia valutato la giusta impostazione dell impianto semaforico fisso sul rosso in rapporto al flusso del traffico?
Esiste uno studio altrettanto approfondito che supporti la ottimale ubicazione di questo impianto in rapporto al tessuto urbanistico della frazione Piane ed alle dimensioni del suo nucleo principale?
Ci sono motivi di pubblica utilità che possano giustificare la presenza di un attraversamento pedonale a chiamata in quel punto o è frutto della casualità? E stata valutata la possibilità che questo fatto crei già di per sé una disparità ed un precedente circa le possibili aspettative di ulteriori richieste di installazione in situazioni pressoché analoghe? Nella frazione di Piane di Falerone si sta procedendo ad una analoga iniziativa ma con ubicazione estremamente ravvicinata al nucleo abitato, in netta contraddizione quindi con quella adottata a Montegiorgio, cè uno studio approfondito che dà risultati opposti? Le riflessioni che ti ho espresso nascono da una valutazione oggettiva e rigorosa della situazione che si è creata, in quanto si percepisce in modo chiarissimo il disagio degli utenti e la sensazione che su questa vicenda abbiano prevalso o la casualità o altri elementi che vanno a scapito dellinteresse generale. Se ciò fosse, ci troveremmo di fronte ad una grave disparità di diritti fra cittadini e ad un grave deficit di democrazia contrario alle nostre comuni convinzioni ed ai nostri ideali".
Esiste uno studio altrettanto approfondito che supporti la ottimale ubicazione di questo impianto in rapporto al tessuto urbanistico della frazione Piane ed alle dimensioni del suo nucleo principale?
Ci sono motivi di pubblica utilità che possano giustificare la presenza di un attraversamento pedonale a chiamata in quel punto o è frutto della casualità? E stata valutata la possibilità che questo fatto crei già di per sé una disparità ed un precedente circa le possibili aspettative di ulteriori richieste di installazione in situazioni pressoché analoghe? Nella frazione di Piane di Falerone si sta procedendo ad una analoga iniziativa ma con ubicazione estremamente ravvicinata al nucleo abitato, in netta contraddizione quindi con quella adottata a Montegiorgio, cè uno studio approfondito che dà risultati opposti? Le riflessioni che ti ho espresso nascono da una valutazione oggettiva e rigorosa della situazione che si è creata, in quanto si percepisce in modo chiarissimo il disagio degli utenti e la sensazione che su questa vicenda abbiano prevalso o la casualità o altri elementi che vanno a scapito dellinteresse generale. Se ciò fosse, ci troveremmo di fronte ad una grave disparità di diritti fra cittadini e ad un grave deficit di democrazia contrario alle nostre comuni convinzioni ed ai nostri ideali".
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08/09/2004
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