L'ultimo Consiglio comunale di Falerone, sarebbe corso via facilmente e senza grossi intoppi, ma il consigliere Giulio Celi, affronta nuovamente la questione pubblica illuminazione, una scelta che l'amministrazione avrebbe fatto ma che penalizza troppo il comune, infatti, ironicamente lo stesso consigliere di minoranza ha sotolineato la vicenda spiegando che oggi alcuni matrimoni durano persino di meno di questo contrato.

“Nell’ultimo Consiglio comunale – ha raccontato il consigliere Giulio Celi - l’amministrazione ha deciso d'appaltare l’intera gestione della pubblica illuminazione ad una ditta esterna che provvederà alla fornitura dell’energia, alla manutenzione ordinaria di tutte le linee elettriche comunali, con un contratto della durata di 20 anni. La durata di venti anni è stata scelta dal sindaco con la motivazione di rendere più appetibile l’appalto alle ditte concorrenti. Naturalmente siamo più che convinti che una durata del genere sia più che mai appetibile per tutti, specie quando in ballo ci sono migliaia di euro. Ci sembra molto grave legare un paese, e ben tre futuri sindaci, ad una ditta ad oggi sconosciuta che avrà il monopolio della pubblica illuminazione faleronese, poiché sarà molto difficile poter recedere anticipatamente da un simile contratto. Paradossale ci appare la scelta, alla luce della tanto invocata flessibilità nel mondo del lavoro da parte dell’attuale maggioranza, in particolar modo un vincolo così forte, e suona stonata la voce del sindaco che sembra volerci dire, finché morte non vi separi”.

Una polemica che ha trovato uguale appoggio fra tuti i consiglieri di opposizione. Insomma dopo la questione sulle spese per le nuove linee elettriche in zona piane ecco sorgere un vuova polemica sempre sull'illuminazione.